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martedì 25 agosto 2015

Recensione Ultimo piano (o porno totale) di Francesco D'Isa

Un po’ di tempo fa siamo state contattate da Francesco D’Isa, autore e affermato artista visuale (http://www.gizart.com/), per leggere e dare una nostra personalissima opinione al suo ultimo romanzo Ultimo Piano (o porno totale) edito da Imprimatur.
Si tratta di un romanzo completamente fuori dalla cerchia dei nostri generi preferiti, nonostante questo non ci siamo di certo tirate indietro! E' giusto che ognuno abbia i propri generi preferiti ma ogni tanto bisogna anche ampliare i propri orizzonti… non bisogna MAI escludere le possibilità che nascondano delle belle e coinvolgenti sorprese.
Ecco… a noi è successo proprio questo!!!


MAI avremmo pensato che dietro a un titolo del genere e ad una trama simile si potesse nascondere un romanzo avvincente, coinvolgente, mai banale e scontato; un romanzo che parola dopo parola, pagina dopo pagina e capitolo dopo capitolo ti cattura e ti tiene letteralmente incollata alle pagine per sapere cosa succede e come è nato il tutto!



Titolo: Ultimo piano (o porno totale)

Autore: Francesco D'Isa
Casa editrice: Imprimatur
Data di pubblicazione: 4 giugno 2015

Genere: Narrativa



Trama: Ultimo piano narra la vicenda di un fratello e una sorella, di nome Claude e Claude, che lavorano nell'industria pornografica in ruoli diversi e con scopi opposti. La loro storia ruota attorno alla nascente carriera della donna e a un film dalle incredibili proprietà, il “porno totale”, che risucchierà le loro vite assieme a quelle di congiunti, amici e colleghi. Narratore e deus ex machina è Frank Spiegelman, «uomo orrendo» e proprietario della più grande casa di produzione pornografica di una Varsavia immaginaria, «capitale dell’Europa Federale». Tutto inizia, si svolge e finisce all'interno del grattacielo della sua azienda; un edificio che, grazie alla sua particolare struttura, influirà sullo stesso svolgersi degli eventi. Un romanzo che intreccia erotismo, filosofia, satira e distopia, ben imbrigliati dalla figura narrante, che li porterà verso la sintesi di un’inattesa conclusione.
Un libro permeato da un erotismo che lo avvolge nella sua interezza senza mai esplicitarsi: la tensione rimarrà un rumore di fondo inespresso - perlomeno fino alla chiusura dell’inevitabile climax.






È proprio vero quando si dice che non bisogna giudicare un libro dalla copertina… Come non parlare dell copertina di questo libro?? È qualcosa a dir poco meravigliosa: un'esplosione di colori che attira immediatamente l’attenzione. Anche  se dobbiamo  ammettere che  quello che potrebbe far storcere il naso è il titolo… Ultimo piano (o porno totale).
È proprio su “porno totale” che casca l’asino… la parola porno porta immediatamente ad associare il libro a qualcosa di scandaloso, scostumato, volgare e assolutamente inadeguato.
Ma l'errore ricade proprio qui perché  in realtà ci troviamo di fronte a una storia mai volgare anzi ci verrebbe da dire che se non fosse per i costanti riferimenti alla professione dei protagonisti, all'ambiente che ne fa da sfondo e rende il lettore ancora più partecipe della narrazione e al sottotitolo del libro, non si penserebbe mai di essere nell'industria pornografica.

I protagonisti sono due fratelli, con l’esattezza fratello e sorella con stesso nome, Claude e Claude che percepiscono il porno in maniera differente. Entrambi lavorano e vivono nel medesimo grattacielo a Varsavia, la Perverse Angels, la più prestigiosa casa pornografica di sempre. Lui è un regista affermato e di indiscusse capacità che vede nel suo lavoro una forma d’arte, lei invece lo percepisce solo come guadagno e valvola di sfogo dei propri bisogni.
"Potere e fama?"
Vi chiederete… e quindi l’intero romanzo è incentrato sulla spiegazione dei due modi di vivere e percepire il porno??? Assolutamente no!
Queste saranno delle considerazioni che scaturiranno dallo svolgersi dei fatti e dal susseguirsi di azioni e pensieri.
In realtà in questo romanzo si scaverà nel profondo e nella classificazione e stratificazione della società. Il tutto avverrà grazie al sapiente ingegno di ambientare le vicende in un mega grattacielo sede sia della casa di produzione ma anche sede di numerosissime abitazioni.
Immaginiamo il palazzo come la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Si inizia dal basso e di conseguenza troviamo l'Infermo: delinquenza, precarietà, malasanità, povertà e assoluta miseria.
Poi si trova una zona di stand-by, ovvero il Purgatorio; infine ai piani più alti vi è il vero e proprio Paradiso: case con tripla A, extra lusso in tutte le parti, ascensori privati.

Come conseguenza possiamo immaginare che ai piani più alti vi risiedono gli attori famosi e a quelli più inferiori coloro che sognano un futuro più prospero magari nell'industria pornografica. 
È grazie a questo contrasto che il lettore avrà più chiaro ciò che in realtà accade nel mondo dello spettacolo… coloro che stanno ai piani alti e coloro che invece stanno a quelli bassi.
Se ci pensiamo bene questa “teoria” possiamo tranquillamente applicarla anche alla vita di tutti i giorni.

La storia sarà diligentemente narrata dal fondatore e proprietario della Perverse Angels. Frank Spiegelman… il boss della casa di produzione e anche una sorta di Big Brother! È lui l’uomo che controlla, osserva e con maestria ci racconterà tutto dei protagonisti dal loro punto di vista e mai per nessuna ragione avremmo dubbi su chi realmente comanda il tutto!
"Non è a voi che scrivo, ma di voi, e che la veridicità delle note a seguire è garantita da ricordi, racconti e osservazioni registrate grazie alle mie innumerevoli telecamere. Ma ora basta, è bene ch'io mi ritiri: devo anzitutto parlarvi di Claude."

Tra distopia, arte, desiderio, piacere, perenne erotismo che creano un climax affascinate e trascinante, ci troveremo a leggere anche di un piccolo giallo che piano piano si svilupperà e ci terrà ancora di più inchiodate a questa lettura ipnotica e irriverente.
Che fine farà il film, anzi l’ultimo film, di Claude? Quello assolutamente epico, fenomenale, straordinario e dai potenti effetti collaterali… lo scopriremo?! Non vogliamo raccontarvi troppo ma possiamo almeno dirvi che: Il libro ha un finale aperto… 


"Ma divago ancora, il tempo passa e mi avvicina a una scelta. Deciderò, questo sì, perché non si dica che sono fuggito alla mia ultima responsabilità, ma lo farò privo di arbitrio: è ora di concludere e concluderò."

Che ne pensate? Vi incuriosisce? E allora non perdete altro tempo e correte a comprarlo...




Amiche per i Libri 

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