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giovedì 8 dicembre 2016

Recensione "Lemonade" di Nina Pennacchi

Natale 2016 e noi di Amiche per i Libri stiamo facendo man bassa di romanzi storici. Inspiegabilmente. O forse un briciolo di verità circa questa razzia stile epoca Vittoriana sta nel averne fin sopra i capelli di esseri umani - di qualunque età, sesso ed etnia! - immersi totalmente in iphone, tablet, cuffiette ecc, come se fossero una naturale estensione del proprio corpo. Quindi, all'urlo silenzioso di "Basta, non ne possiamo più!" abbiamo detto addio ad ogni forma di tecnologia più o meno avanzata - escluso il nostro amato blog! - e ci siamo buttate nello stile inglese del passato remoto. 👍

Fortunatamente noi siamo in due: una può trastullarsi con i libri moderni e contemporanei e l'altra può tranquillamente restare seppellita sotto una montagna di merletti, rampolli aristocratici con annesse dinastie, carrozze, cavalli, duelli, balli e ohhhhh l'intero mondo ottocentesco! 
Inoltre così leggendo - ne stiamo leggendo diversi di romanzi storici! - abbiamo una bella scuderia di aristocratici a cui attingere... un rampollo a me, una a te, un altro a me e poi ancora a te... e via con l'intera squadra blasonata!


Ora vi starete chiedendo cosa vi proponiamo oggi!!! Bene...  
Vi presentiamo un'autrice italiana, da noi recentemente scoperta. Il suo primo romanzo è proprio questo di cui vi parleremo. Lemonade di Nina Pennacchi. 
Anche oggi una lettura non recentissima ma che vi super consigliamo. Di cosa si tratta?!? 
Eccovi la trama!


Titolo: Lemonade

Autrice: Nina Pennacchi 

Casa editrice: Neftasia Editore
Data di pubblicazione: 14 giugno 2011

Genere: Historical Romance




Trama: “La limonata è la bevanda più innocua e salutare di ogni sala da ballo...” 
(The London Magazine, 3 luglio 1826)

Beh, forse potrà essere vero a Londra, ma nelle campagne del Kent la limonata nasconde inaspettati pericoli; e il bellissimo e arrogante Christopher Davenport, giunto a Coxton in cerca di vendetta, sta per scoprirlo a sue spese...
Innocua, la limonata? Se lo dite, per piacere, non fatevi sentire da Anna Champion. A causa dell’infida bevanda la sua vita è stata sconvolta, e ora ha un nemico, un nemico implacabile con occhi d’angelo e anima dannata. Tra picche e ripicche, schiaffi e baci rubati, l’attrazione tra i due cresce inconfessata e travolgente. E quando a Coxton si comincia a vociferare di un fidanzamento tra Anna e un ricco possidente, Christopher decide di strapparla al rivale con ogni mezzo... anche il più infame.



Immerse in una delle epoche più retrò e affascinanti, apriamo le danze in un'Inghilterra Vittoriana e la sua nobiltà. Di principi azzurri qui non ne troverete. Di principesco hanno solo il titolo nobiliare ma di nobiltà di intenti proprio non c'è traccia. 
Siamo alle prese con uno storico italiano sui generis. Niente protagonista maschile gentiluomo tutto svenevolezza e dichiarazioni stucchevoli. Il principe azzurro che volete è per caso così?! Beh, lasciate ogni speranza perché qui non ne troverete traccia!


Chistopher Davenport è al primo posto indiscusso in quanto uomo senza mezzi termini. È lo stronzo bastardo sleale infame senza fine. Preferisce di gran lunga lasciare l'ardua sceneggiata di principe azzurro ad altri due valorosi personaggi presenti nel libro. Si, perché una delle tante peculiarità dell'autrice sta nel aver creato dei personaggi secondari che rappresentano un microcosmo a parte. Perfettamente descritti e caratterizzati con le loro affascinanti sfaccettature che ci invogliano a conoscere anche la loro personale storia, e perché no, a fare il tifo anche per loro, sognando addirittura di voler conoscere una storia tutta loro. 

Un secondo aspetto che va sottolineato ed ammirato è il linguaggio usato. Seppur il libro sia ambientato in un'epoca tutta lustrini e buone maniere, non vi ritroverete a leggere di personaggi che parlano come se avessero mangiato un vocabolario arcaico, con tanto di espressioni altolocate e super forbite oltreché ridondanti. Il linguaggio usato è molto schietto e udite udite, nei pensieri e dialoghi dei protagonisti - soprattutto maschili - ecco far capolino più e più volte imprecazioni niente affatto indifferenti. A nostro avviso è un'ottima mossa in quanto questo tipo di intercalare ha creato un legame più diretto e realistico con un mondo ormai del tutto surclassato.

Ritorniamo a parlare di Christopher...  lui è  senza fronzoli, arrogante, spietato, imperscrutabile, con un linguaggio diretto, senza imbellettamenti da "animo buono e incorruttibile". È corrotto. Sbagliato. Prepotente. Violento. Convinto di poter liberamente agire al di fuori di ogni morale. Non in ultimo un tantino permaloso, tenacemente testardo e un filino ossessivo come pochi. Animato da un unico  sentimento: la rabbia. Apparentemente senza nessun tipo di rimarcabili rimorsi e rimpianti. Quasi quasi anche privo di un'anima o se pervenuta, celata persino a se stesso. Un personaggio scomodo che fa fatica a piacersi, anzi lui stesso non si piace e vive solo per inerzia, anzi per vendetta. 
Come unico scopo ai respiri che lo tengono in vita, c'è una vendetta che sembra avere il motore nella sua infanzia negata.
Dimenticavamo... Il tutto è ancora più intrigante in quanto la nostra protagonista ha a che fare anche con un altro uomo: "E poi... poi arrivò il momento temuto. Agognato. Orribile e meraviglioso. Ovvero, i suoi occhi verso di lei, Anna. E il cielo si smosse, e la terra tremò, e... e... come? Beh, certo, solo nella sua testa. (Se proprio si voleva sottilizzare.) Daniel non è che mostrasse particolare commozione. In ogni caso, lei non svenne; e come inizio, tutto sommato, non era male."

La stessa Anna Champion odia fin dal primo sguardo lo sfrontato Christopher che non fa niente per aggraziarsi la medesima, anzi... Duelli verbali a suon di sguardi che se potessero ucciderebbero all'istante.
"Borioso e arrogante, l’infame rovesciatore di limonate... Quell’essere tronfio, maleducato, sprezzante...  Voleva rendere lui ridicolo, quello spavaldo, supponente, presuntuoso, tracotante."  
Non trovate sia tutto così altamente stuzzicante? Questo tira e molla sulla base della totale e reciproca antipatia, invoglia ad una continua lettura affinché si riesca a raggiungere l'apice fino a sforare la soglia della sopportazione per poi vedere come evolverà il tutto sotto l'aspetto dell'attrazione che è immancabile soprattutto e forse proprio perché insospettabile, inattesa e violenta. 

Noi morivamo dalla voglia di saperne di più... Soprattutto per via del fatto che Anna ha una ben precisa idea di questo rampollo aristocratico: "Falso dai piedi alla (irraggiungibile) testa. Sorrisi che non gli increspano gli occhi neanche a stropicciarli, e frasi cortesi che sembrano impanate nella banalità. Che insopportabile adulatore. Che insopportabile commediante."

D'altro canto neanche Christopher fa i salti di gioia nell'avere a che fare con una ragazza sempliciotta, goffa, impertinente e a suo dire arrivista arrampicatrice sociale niente affatto particolare o anche solo attraente.

Divisi tra orgoglio, umiliazione, odio, senso del dovere, vendetta e fortissima attrazione quasi inspiegabile, ecco che vi ritroverete invischiati nel turbine di emozioni che travolgerà Chistopher e Anna a suon di ogni colpo possibile e immaginabile. Di sicuro anche prepotente e sleale, decisamente  crudele. Ma in amore e guerra tutto è lecito...

Leggere per credere care Amiche/Amici!!! Noi abbiamo scoperto un'autrice che ha colto in pieno! Per lei, e per il suo mondo ottocentesco il nostro voto sono 5 belle stelline ☆☆☆☆☆
"Le si avvicinò di un piccolo passo «il rischio mi piace. Moltissimo. E, a giudicare da come mi hai sfidato finora, credo piaccia anche a te. Non è così?» " 
Noi dobbiamo ancora riprenderci, abbiamo accusato la lettura come se fosse una dolce, estenuante e del tutto necessaria lettura. E credeteci quanto vi diciamo che Christopher è l'antieroe per antonomasia. Siamo state catturate dallo stile ipnotico di un'eccezionale Nina Pennacchi che ci ha stordite in modo unico e coinvolgente fino allo stato di pura estasi. 
La totale mancanza di morale di Chistopher ci ha paradossalmente commosse. Man mano che ci si addentra nell'escaletion degli avvenimenti, si avverte la smisurata voglia - quasi necessità - di tenerezza, di un uomo solo che riesce a mostrare questo suo inaspettato lato sconosciuto e indesidetato solamente con un immenso impaccio e sì, anche con estrema infinita dolcezza. La stessa inadeguatezza di chi non ha mai conosciuto una qualsivoglia forma d'amore sincero. 

Non vogliamo dirvi altro, se non sottolinerarvi ancora quanto sia stato eccezionale per noi che siamo ancora qui del tutto frastornate e sognanti tentando di rimettere in ordine i pensieri e recuperare i pezzi del nostro piccolo cuore sparso qua e là, ancora commosso oltre  ogni aspettativa. 
Sono questi i veri Principi: uomini imperfetti e ... sbagliati!!!


ps Qualcuno abbia pietà di noi. Aria, abbiamo bisogno di aria... Urgenza di metabolizzare il tutto e sappiatelo, quel cuore che batte all'impazzata, è il nostro!






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