Cuore oscuro. Abbiamo letto il titolo e toh, siamo crollate.
Siamo facilmente scontate? Diteci che anche voi, come noi, nel leggere il titolo avete pensato ad un succulento quanto possibile interessante Dark Romance. Destino vuole che si tratti invece di tutt'altro.
Siamo alle prese con un Fantasy Fiction/Young Adult, genere comunque nelle nostre corde 😉
Per tanto ecco che ci siamo addentrate nella lettura dando una possibilità a Naomi Novik e al suo fantasy rigorosamente standalone.
Libro autoconclusivo, genere fantastico... Ok, le Amiche lo hanno letto e recensito per voi!
Siamo facilmente scontate? Diteci che anche voi, come noi, nel leggere il titolo avete pensato ad un succulento quanto possibile interessante Dark Romance. Destino vuole che si tratti invece di tutt'altro.
Siamo alle prese con un Fantasy Fiction/Young Adult, genere comunque nelle nostre corde 😉
Per tanto ecco che ci siamo addentrate nella lettura dando una possibilità a Naomi Novik e al suo fantasy rigorosamente standalone.
Libro autoconclusivo, genere fantastico... Ok, le Amiche lo hanno letto e recensito per voi!
Titolo: Cuore Oscuro
Autrice: Naomi Novik
Casa Editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 26 settembre 2017
Genere: Fantasy Fiction/Young Adult
Trama: Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.
Come ogni Fantasy che si rispetti, l'ambientazione resta sul vago, un possibile immaginario luogo, in uno sperduto paese ai confini di un altrettanto isolato regno immerso in un tempo tra il presente, passato e futuro. Sa molto di distopico/medievale/surreale immerso tra incantesimi e pozioni, intrighi, misteri e sortilegi vari.
Agnieszka è la nostra improbabile eroina; non possiede una benché minima chance nonché possibilità /abilità che la aiuti a distinguersi. Tutt'altro. Lei e la sua immancabile trascuratezza, insieme a tutti i difetti possibili e immaginabili, la contraddistinguono come l'antieroina per eccellenza. Un vero disastro, a detta di tutti, iniziando dalla sua mancata bellezza e grazia per non parlare del suo innato talento nel sudiciare o sbrandellare ogni indumento nel breve tempo possibile. È lei che avrà a che fare con il temutissimo Drago.
“Diventò una sfida personale. Volevo irritarlo a morte ogni volta che mi guardava, e ogni sguardo di rimprovero era una ricompensa.”
Impossibile per noi non menzionare similitudini con La Bella e la Bestia in merito al terribile e mostruoso Signore dal cuore gelido e coriaceo o con Il Castello Errante di Howl, relativo al più bravo Mago del Regno che ha "bisogno" della più improbabile ragazza dei dintorni.
Continuavamo la lettura per capire chi accidenti fosse in realtà il Drago e perché ogni dieci anni chiedesse questo particolare pegno e ragione ancora più inspiegabile, oltre che perché avesse scelto la candidata più improbabile di sempre.
La risposta arriva quasi subito. MAGIA.
Agnieszka, possiede qualcosa che in pochi hanno, una dose di magia che va alimentata. Il compito del Drago sarà quello di educarla alle arti magiche. Ma ahinoi, questa ragazzina inverosimile è tanto goffa quanto restia alle regole e insegnamenti vari. Agnieska che ogni giorno ne combina una, manda su tutte le furie la pazienza infinita del Drago.
Proprio per questo nel leggere Cuore oscuro, non ci si stanca mai. Un colpo di scena dietro l'altro e il tutto scivola via senza forzature. In un attimo si arriva a metà libro e da lì alla fine sarà tutto un susseguirsi di altri "E ora che combina?" accompagnato da "ma davvero non c'è neanche un briciolo di storia d'amore?" Leggere per credere, noi lo abbiamo letto, noi sappiamo 😈
Agnieszka, possiede qualcosa che in pochi hanno, una dose di magia che va alimentata. Il compito del Drago sarà quello di educarla alle arti magiche. Ma ahinoi, questa ragazzina inverosimile è tanto goffa quanto restia alle regole e insegnamenti vari. Agnieska che ogni giorno ne combina una, manda su tutte le furie la pazienza infinita del Drago.
Proprio per questo nel leggere Cuore oscuro, non ci si stanca mai. Un colpo di scena dietro l'altro e il tutto scivola via senza forzature. In un attimo si arriva a metà libro e da lì alla fine sarà tutto un susseguirsi di altri "E ora che combina?" accompagnato da "ma davvero non c'è neanche un briciolo di storia d'amore?" Leggere per credere, noi lo abbiamo letto, noi sappiamo 😈
“Mi fissò allibito e per la prima volta incerto, come se si fosse ritrovato in una situazione inaspettata. Le sue mani, lunghe e affusolate, erano racchiuse attorno alle mie; stavamo tenendo la rosa insieme.”
La voglia di spifferare tutto è molta ma ormai sapete che siamo per "spoilerare quanto basta". Abbiamo detto più che molto e noi sappiamo cosa è accaduto tra Drago e la sua Apprendista. Voi non siete curiosi di saperlo?
Voto 3 e mezzo perché seppur il Fantasy entri nelle nostre letture, Cuore oscuro è un qualcosa di diverso rispetto a quello che siamo abituate e che preferiamo a livello di scorrevolezza e armonia nello svolgersi della lettura. Ci ha convinte a metà ma lo ha fatto per via del non essere mai monotono e privo di verve.
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