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giovedì 27 settembre 2018

Recensione "Madness" di Mary Lin

Ragazze… Il Made in Italy è un mondo pieno - anzi, strapieno - di piccole perle! Storie che senza il passaparola o la giusta pubblicità rimangono nell’anonimato e non avranno mai la giusta considerazione. Ora, noi nel nostro piccolo cerchiamo di dare quanta più visibilità possiamo alle autrici self - ovviamente italiane - e alle loro storie; a volte ce ne capitano sotto agli occhi degne del massimo dei voti… giudizio dettato dal nostro personalissimo parere.

Tutto questo per informarmi che le sottoscritte hanno trovato un piccolo gioiellino. Una storia che come un fulmine a ciel sereno ci è capitata sotto agli occhi e… Amore puro!!! Ok, siamo scontate però non possiamo farci niente… Il nostro istinto da crocerossine si attiva quando i protagonisti, anzi il protagonista, è un personaggio completamente no politically correct.

Basta cincischiare e veniamo a lui: Madness di Mary Lin


Titolo: Madness
Serie: Vipers #1

Autrice: Mary Lin

Casa Editrice: Self-Publishing 
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2018

Genere: Dark Romance

Trama
Reel: un uomo e il suo inferno.
La sua instabilità emotiva e le sue reazioni estreme gli hanno fatto perdere il club di cui era il vice e la donna che amava, e ora lotta costantemente coi demoni che gli sconvolgono la mente, aggrappato alla vita, soltanto grazie alla brama di vendetta.
Avery: una ragazza e la sua solitudine.
Dopo un’esistenza completamente dedicata agli altri e mai a sé, la sua determinazione e la sua volontà la conducono alla ricerca dell'unico familiare che le è rimasto, il solo con il quale può condividere la sua tristezza e la sua frustrazione.
Reel e Avery, tenebra e luce, assieme lotteranno per tornare a vivere, superando il confine tra giusto e sbagliato, tra sano e malato.
E questa è la loro follia.






Oh Mamma Nostra! Cosa ci è capitato tra le mani!!! WOW!!! Super wow!!! Super mega wow!!! Ecco quello che ci è passato per la testa una volta che siamo giunte ai ringraziamenti di Madness.

Volete una sola e semplice espressione? Ok… però permetteteci di prenderla in prestito dai nostri amici americani: OMG!!!

Se volete una storia capace di farvi fare un’infinito giro tra le montagne russe delle emozioni, Madness è proprio quello che fa al caso vostro. Un continuo e infinito andare su e giù. Eccitazione, ansia, paura e alla fine… Botta di adrenalina che vi fa tremare e sentire un vuoto allo stomaco e allo stesso tempo vi fa sentire libere ma soprattutto vive.

La nostra lettura è stata un continuo crescendo di emozioni. Le abbiamo provate tutte, ma proprio tutte. Più e più volte ci siamo ritrovate a dover prenderci un momento di paura…Dalla storia, dalle scene, dai protagonisti ma soprattutto da lui: il protagonista per eccellenza Reel.

“I suoi tatuaggi… un mondo di colori meravigliosi su un corpo statuario. È magro, ma ha quei muscoli nei punti giusti che…È un bastardo, sporco maschilista, arrogante e figlio di puttana!
Mi sto comportando come se per la prima volta mi fossi trovata davanti un uomo sexy completamente nudo, cosa che in effetti è vera… Ecco, maledizione! Non devo perdere di vista la realtà: quell’uomo è uno stronzo fatto e finito. Che sia fatto molto bene non è importante.”

Un uomo difficile, oscuro, spietato, tormentato ma sopratutto vuoto.
Un uomo che non prova niente se non rabbia e vendetta. Un uomo che non tollera niente e nessuno ma soprattutto loro: le donne. Perché questo odio per il sesso opposto? Perché questa sette di vendetta? Vi basti sapere che tutto nasce, e cresce, a seguito di tradimenti e umiliazioni. Tradimenti ed umiliazioni ad opera di donne che considerava importanti. Soprattutto a causa di lei: quella che credeva essere la donna della sua vita e soprattutto quella che credeva di amare; perché finalmente dopo tanto tempo era arrivata quella giusta, quella capace di farlo sentire amato e importante. Ma… non era affatto così.


Reel a causa del suo passato e del suo presente è un uomo sconfitto, annientato, distrutto… rotto. Niente funziona in lui. È un guscio vuoto che giorno dopo giorno sprofonda sempre di più nel baratro e si lascia avvolgere dalle tenebre; tenebre infide che ogni notte lo vanno a trovare e lo portano a compiere atti orribili.

“«Avery.» Ruvido, freddo, doloroso. «Non osare più toccarmi, quando sono in quello stato.» Un rigido comando, un’imposizione alla quale non potrei replicare.
Non riesco a trattenere il dolore dalla gola sofferente. «Credevo…» Fa male. «Credevo che stessi annegando.»

Non risponde, non si muove.

E adesso voglio vederlo, adesso voglio guardarlo.
Apro gli occhi e lo faccio.
Gelido, inanimato, vuoto. «E tu lasciami annegare.»
Mi straccia l’anima. Mi straccia il cuore. Mi straccia la carne.
Reel si solleva dal letto, abbandonando il ghiaccio delle sue parole sul mio viso. Distoglie gli occhi cupi dai miei irrorati di lacrime. Si allontana dopo avermi spenta per la seconda volta.
«Non posso…» sussurro, «non voglio», prima che la porta si chiuda.”


Reel è condannato alla solitudine a causa di suoi disturbi, delle sue ossessioni e delle sue manie. Non potrà mai vedere la luce. Fino a quando una bambolina con la sua semplicità e purezza irrompe nella sua vita e porta con sé il sole. 

Noi non aggiungiamo altro; lasciamo a voi la lettura di una storia decisamente non per tutte ma che siamo sicure saprà fare breccia nel vostro cuore. 
Se non siete pronte a scene violente, quali abusi e umiliazioni, allora lasciate perdere questa storia perché una volta che la inizierete dovrete essere pronte a tutto!

Perché Madness è una storia forte, tosta, spericolata, ossessiva, possessiva e passionale. È una storia non adatta alle persone sensibili o a quelle che ricercano leggerezza, dolcezza, mielosità e l’amore puro e semplice.
Madness è… tormento, ossessione, ombra, tenebra, incubo, umiliazione, sottomissione.
Però è allo stesso tempo una storia profonda, emozionante, totalizzante… È vita.

“Mi ha usata, mi ha lacerata. Mi ha… riempita di ciò che mai più riuscirò a espellere.
Sono alla deriva.

Sto soccombendo in balìa di un ciclone che confonde ogni granitica certezza e la sgretola.

Non dovrei provare pena per lui. E invece…
Provo pena per lui che soffre.
Provo odio per lui che mi ferisce.
Provo pena per me per ciò che mi ha fatto.
Provo odio per me perché non lo odio abbastanza.
Non lo odio abbastanza.
Si mostra. Si nasconde.
Mi sorride. Mi schernisce.
Mi accarezza. Mi viola.
Lo odio perché lo amo.
No, no! Mio Dio, no!
Non lo amo. Non lo amo affatto.
Non so cos’è l’amore. Non posso provare amore per lui. Non posso. Non per lui. Non così. Non dopo…”
Forse la parola amore è troppo forte, sì, è troppo forte; ma non saprei come definire il sentimento che provo.
Amore…
È così facile innamorarsi?
No, non è facile per nulla, soprattutto di uno come Reel.
Non è facile.
Amarlo è sofferenza.
Amarlo è devastazione.
Amarlo è un suicidio.”

Leggere Madness, per noi, è stato come fare un viaggio nella crescita dei sentimenti dei protagonisti. Sentimenti che venivano contrastati in tutti i modi possibili ma che, come la feline risorge dalle ceneri anche loro scalpitavamo per essere accettati, dichiarati e soprattutto non annullati perché non c’è niente di più profondo e reale se non quello di provare amore; amore che ti fa sentire vivo. 

Provate a dare un’occasione a Reel… Provate a dare un’occasione alla sua storia e a quella di Avery. Non possiamo garantirvi che ne rimarrete affascinate e ammaliate - come invece è successo a noi -, però siamo sicure che vi entrerà dentro e occuperà un piccolo posticcino nel vostro cuore. 
Ma soprattutto vi farà vedere l’amore con occhi diversi…. giusto o sbagliato sarete a voi deciderlo quello che sarà certo è che vi farà capire l’importanza di questo strano, oscuro eppure così semplice e puro sentimento. Un sentimento che fa sentire vivi!  

Complimenti Mary Lin per aver dato vita ad una storia così … Intensa. Ma soprattutto GRAZIE per aver dato vita a Reel.

Aspettiamo la prossima storia 😉

“Avery è come il sole nell’oscurità, la bellissima luna nel deserto. Necessaria. Avery mi è necessaria.
Mi rende in grado di nuotare in un oceano di emozioni, di toccare il paradiso con le dita, e ho bisogno del suo corpo, del suo sorriso, dei suoi occhi, della sua voce, calore, contatto, di lei… per sentirmi a casa.”

















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