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martedì 21 novembre 2017

Recensione "Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore" di Susanna Casciani

Ahhhhh.. malinconia fatti strada in queste giornate uggiose di un immancabile piovoso novembre sempre più tedioso che mai. E noi ci siamo fatte prendere sottobraccio dall'insostenibile romanticismo e spulciando vecchissime letture, abbiamo sfogliato con terrore, si sì, con terrore Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore di Susanna Casciani. Letture così, apparentemente semplici quasi banali e con refrain innocenti al limite della spontanea puerilità, sono strazianti per i nostri cuori ormai malandati e fatti in milioni di pezzettoni grondanti.
“Decise di iniziare a tenere un diario segreto, che poi, a voler essere davvero sinceri, altro non era che un modo per continuare a parlare con lui.”

Titolo: Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore

Autrice: Susanna Casciani

Casa Editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 22 marzo 2016

Genere: Contemporary Romance




Trama"In questo ripostiglio non nascono opere letterarie. Mettiamola così: mi psicanalizzo da sola, perché i soldi per uno psicologo non ce l'ho. Non scrivo libri, non sono una poetessa, non sono nessuno. Sono una ragazza incasinata, allegra e perennemente innamorata. Sono una ragazza che ha scelto di sentire, sentire tutto: anche il male. Tutto qui." Con queste parole Susanna Casciani descrive la sua pagina Facebook, seguita da duecentomila persone. Un "quaderno virtuale", dove scrive frasi, poesie, aforismi e pensieri, tutti d'amore. Da qui le sue parole partono per un viaggio fatto di migliaia di like e condividi che rendono questa ragazza una delle scrittrici del web più citata e amata. Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore è un romanzo che si ispira a tutte quelle parole che hanno saputo parlare al cuore di migliaia di persone.





Ora vogliamo che siate tutte ultra sincere. Inguaribili romanticone che amano l'idea dell'amore e quei lieto fine, sì loro, gli stessi che puntualmente nella vita reale, dove accidenti sono?!?
Ergo passiamo al setaccio storie inventate affinché viva la speranza che esista per qualcuno quello che a noi ancora non è concesso. Melodramma a parte confidiamo nel sacrosanto karma. Perché sì, lui la fa da padrone e noi, nel mentre, non demordiamo e leggiamo.
Questa è semplicemente la storia di ognuna di noi. O G N U N A. 

Seguiteci in questa lettura e, dimenticavamo: preparate i fazzolettini, 🔛 lacrima facilissima. Sarà un pianto dirotto e continuo ma il tutto molto catartico. I vostri condotti lacrimali ne gioveranno, così come il vostro cuore che non solo siamo sicure non metterete nel ripostiglio, ma farete come noi, lo metterete in ogni cosa, a partire da una semplice recensione.

Leggerete di un amore finito e lo leggerete tutto d'un fiato, ne siamo sicure.
La storia è descritta in modo così semplice che strugge per gli accostamenti spontanei e si, comuni a tutti noi. La storia di due ragazzi scritta come se fosse una favola da leggere a dei bambini - c'entra forse qualcosa che l'autrice sia insegnante in una scuola primaria? - e di come da mesi e mesi si siano allontanati in maniera irreversibile. Due animi infelici, perché pur volendosi bene in modo quasi innato, devono fare i conti con la realtà: giorno dopo giorno sono sempre più distanti. Fare i conti con la fine di una storia, con la fine di mille progetti fatti insieme. 
“Se avessi scorto una luce in fondo a quegli occhi così scuri che tante volte mi hanno scelto in mezzo agli altri, se avessi avvertito un dubbio posarsi sulla punta delle tue dita, forse ci avrei provato, ma non ho visto niente. Solo una moltitudine di ombre ammassate sulle tue spalle. In mezzo al tuo silenzio ho percepito nitidamente l’educazione, ma non l’amore. L’educazione che ti porta a filtrare i pensieri per non ferire troppo chi hai davanti. Sei stato zitto per non diventare cattivo, per non mettermi di fronte alla cruda realtà: è finita.”

Siamo certe che alcune di voi potrebbero storcere il naso e trovare la lettura ripetitiva, quasi scialba nonché tendente al puerile. Di certo bisogna trovarsi nel giusto mood per poter affrontare "la fine di una storia" che volenti o dolenti, vi farà pensare alle vostre storie finite male, malissimo - se avete auto la sfortuna di provarle e affrontarle -. Non c'è una trama da seguire, non ci sono dialoghi, somiglia molto a un esercizio di scrittura creativa. Sembra una favola, pensiamo seriamente lo sia, o forse è meglio dire, che vogliamo credere sia una favola.
Molto semplicemente si tratta di un diario di una ragazza dopo la rottura di una storia durata anni. E noi ci sentiamo come se fossimo le dirette interessate, come se le parole fossero state scritte da noi. Ci ritroviamo a leggere e rileggere i nostri stessi pensieri, le nostre stesse paure, le nostre mille domande, speranze e desideri assurdi e poi ancora sempre le stesse domande che puntualmente tornano a galla ad ogni storia finita male.

Abbiamo apprezzato appieno ogni singola parola. Niente ci è sembrato scontato e banale. Come spesso ci capita quando un libro ottiene la nostra più totale attenzione e approvazione, avremmo voluto citarvi ogni singola frase. Ma il plagio è sempre dietro l'angolo e ci trattiene dal farlo, oltre al fatto che dovete davvero farvi il favore di leggere questo libro. Non vi costa niente, nel giro di poche ore lo divorerete, è una promessa!!!


L'immediatezza con cui Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore si fa leggere, racchiude tutta l'impulsività naturale e istintiva dell'Amore. Perché l'Amore è semplice, l'Amore é sincero, l'Amore è  schietto e disarmante, proprio come lo è questo libro/diario segreto/favola. 

“Il pensiero di svanire nel nulla mi massacra. Il pensiero di essere qualcosa che si confonde tra i mille impegni e le troppe scadenze non riesco ad accettarlo. Ricordati di me. Ricordati di me nei giorni speciali e in quelli normali. Ok, forse è troppo. Ricordati di me almeno a volte. Quando la luna e il sole si contenderanno il cielo, quando vedrai un arcobaleno, quando il mare sarà mosso, quando qualcuno ti sorriderà senza un motivo apparente e quando – a primavera – il profumo di glicine ti avvolgerà ancora senza che tu possa difenderti. Lascia che continui a esistere dentro di te.”

Incantevolmente delizioso. Per la prima metà ci parla della rottura, della sofferenza lacerante e straziante di un distacco e di chi distaccarsi non avrebbe mai voluto. Poi per l'altra metà ecco che abbiamo "l'inizio della storia" grazie ad un narratore onnisciente che in maniera quasi astratta, sempre sulla scia di una favola, salta di situazione in situazione, spostandosi nel tempo e nello spazio a suo piacimento, entrando nei  pensieri dei protagonisti e regalandoci ogni sentimento, desideri e paura di questi due animi affini incontratesi per caso e che sempre per caso, senza preavviso, si sono lasciati tutto alle spalle.

Il finale?! Non vi diciamo altro... Ed ecco che e l'Amore torna a vivere, forse!!!

5 stelline date in totale libertà perché questo libro è un inno alla Speranza, perché la speranza non debba mancare mai!!!




1 commento:

  1. Seguivo Susanna su fb e mi piacevano molto i suoi post, ma ero un po' incerta sulla realizzazione del libro. Però dopo la tua recensione, potrei darle una possibilità.

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