giovedì 20 ottobre 2016

Recensione "Schiava per vendetta" di Ann Owen

Bentrovati cari lettori!!!
La lettura che vi presentiamo oggi, vi confessiamo, risale a questa estate e, in particolare, a quei giorni dove vi erano la bellezza di 30 gradi l'ombra!!! Secondo voi, le elevate temperature ci possono aver fermato?!?!?! Esatto!!!! Testarde come siamo, abbiamo rafforzato il caldo con un bel carico da novanta e invece di placare i bollenti spiriti, abbiamo reso il tutto più vigoroso con una corroborante dose di un super mega bollente Hystorical Erotic Romance. 

Vi siete mai chiesti qual è l'immensa soddisfazione di avere un blog? Poter essere libere di scrivere quello che vogliamo, allo stesso modo di avere l'infinita possibilità di leggere e parlare di qualsiasi libro ci stuzzichi la fantasia senza seguire classifiche, senza dar conto a diretti superiori e senza deludere le aspettative di nessuno. Scriviamo per noi, e per chi ci concede il suo tempo. C'entra forse qualcosa il fatto che il tutto sia correlato al nostro parziale anonimato? ... Forse!!!
Leggiamo. Yes, We Can. Possiamo. Lo facciamo!!!

"Nella Londra Vittoriana, una storia d'amore e d'ossessione.
 La odia da sempre, ora può fare di lei ciò che vuole."


Titolo: Schiava per vendetta 

Autrice: Ann Owen

Casa Editrice: Amazon Digital Services
Data di pubblicazione: 23 febbraio 2014

Genere: Erotic/Historical Romace




Trama: Londra, 1851. Londra, 1851. Guy Spencer, quarto conte di Ashbourne, odia profondamente Jane Hartwell, la ragazza con la quale ha condiviso l’infanzia. E quando i problemi economici della famiglia Hartwell spingono Jane a chiedere il suo aiuto, Guy le propone un patto ignobile: lui salverà suo padre dalla prigione, in cambio lei diventerà la sua schiava sessuale per sei mesi. 
Costretta a sottomettersi a ogni suo desiderio, in una sconvolgente alternanza di estasi e umiliazione, Jane si sente sempre più confusa.  È proprio odio quello che prova per il suo crudele padrone? 
E Guy, perché si sta vendicando di lei? Cosa è accaduto tra loro anni prima, da spingerlo a cercare una tale scioccante rivalsa?


Vi presentiamo Guy Spencer, quarto conte di Ashbourne. Guy - per gli amici Ash, anzi per l'unico amico aristocratico! - è a detta di Jane Hartwell, la quinta essenza del male, meglio dire "Il Perfido dei Perfidi. Perfidissimo". Diametralmente opposti sia per caratteri che per aspetto. Tanto uno oscuro e perverso tanto l'altra è diafana e incantevole. Guy un ragazzone immenso tutto muscoli dalla pelle olivastra con capelli e occhi neri da vero demonio. Jane un giglio candido, pura, biondissima e con immensi occhi color oro - con annesse infinite pagliuzze ipnotiche! -.

Sono cresciuti insieme. Si conoscono da undinci anni. Jane da piccola adorava Guy. Lui l'ha sempre odiata. Legati dal matrimonio dei rispettivi genitori vedovi. Formalità vuole che siano fratellastri, ma di fatto non li lega nessun vincolo di sangue. Se Guy odia profondamente e fin da subito quella bimbetta appiccicosa di poco più di 4/5 anni, Jane inspiegabilmente adora questo preadolescente che non ha il ben che minimo tatto o apprensione nei sui confronti. Crescendo, niente sembra addolcire il sempre più chiuso e scontroso Guy. Saranno legati da un patto ignobile: come suggerisce l'esplicito titolo del libro, lei diventerà la sua schiava sessuale per sei mesi. Un rapporto ossessivo, malato, deviato sotto la minaccia del ricatto. Pesanti umiliazioni con una costante perenne sottomissione con tanto di guinzaglio e sull'onda di "stai a cuccia Jane!" ecco che assisterete alle perverse sevizie di un conte osannato per la sua sfacciata bellezza quanto immensa crudeltà, un conte dissoluto dalla reputazione da sadico.

Un crudele padrone. Una schiava sottomessa. Guy Spencer, "Talmente crudele. Talmente falso. Talmente maledetto" non necessariamente in quest'ordine. Apparentemente privo di un'anima e per la maggior parte del tempo coerente nel suo naturalissimo e disarmante modo d'essere del tutto amorale e spietato. Jane Hartwell, il ritratto della purezza fatto donna eppure pienamente confusa quanto inebriata da quell'uomo che è solo una parvenza sbiadita del sempre adorato ragazzo cresciuto con lei. 
"Quella bambina che da sempre credeva in lui, nel figlio del diavolo, rifiutato dalla sua stessa madre. La sua sua ancora di salvezza, il suo appiglio... il suo angelo."

Se siete delle femministe o anche solo moraliste, vi consigliamo di non leggere neanche la trama poiché sicuramente storcerete il naso fin da subito alla parola schiava presente nel titolo. Se siete intrepide romantiche dall'animo altrettanto sentimentale e all'incensante ricerca del redimersi di un animo ignobile, beh, anche in questo caso potete lasciar stare perché qui non c'è alcuna sorta di metamorfosi dei sentimenti. C'è ossessione malsana e ingiustificabile.
Se siete alla ricerca di un erotico dove non ci sia redenzione ma scioccanti ed esagerate scene/vendette, iniziate la vostra privata perversione in un alternaternarsi di estasi e umiliazione.

Si tratta di un costante sbigottimento, senza volontà o capacità di reazione davanti alle infinite punizioni corporali e le aberranti umiliazioni che vanno oltre il degrado e sono mirate ad annientare l'anima e l'autostima della docile e ubbidiente Jane oltre che a lasciare noi lettrice del tutto inorridite da questo apparente mostro senza anima cresciuto a suon di disprezzo, senza l'affetto di una madre che ne aveva terrore perché il ritratto vivente del deplorevole padre. Il peso di una malsana eredità paterna fa sì che Guy si auto-convinca di essere sbagliato e non fa niente per migliorare anzi... L'avere poi costantemente sotto gli occhi una serafica bambolina aumenta per contrasto la sua malvagità innata. 

Leggerete di avvilenti scene che disarmano per il senso di impotenza e mortificazione. Non aiuta di certo la sempre più inesauribile soddisfazione di uno scandaloso Guy che letteralmente fa prostrare di continuo un'arrendevole Jane. Il tutto al di là del lecito. Abbiamo odiato un simile personaggio maschile ma, vi confessiamo che, - come è successo a noi - questo continuo causa-effetto, inerzia-passività, bastone-carota nonché infinita ed esagerata smoderatezza vi metteranno sotto scacco matto perché nonostante tutto anche voi resterete ossessionate da questo personaggio inopportuno.

Ci piace leggere erotici, ma solo ad un patto: che lascino un segno indelebile e che siano scritti secondo tutti i sacrosanti crismi. Anna Owen in questo libro ha saputo scrivere divinamente. Con una narrazione che oscilla tra il presente dell'epoca Vittoriana e flash back dell'infanzia dei due protagonisti alle prese con le loro reciproche ossessioni che diverranno le loro manie in questo rapporto decisamente particolare e spinto oltre ogni limite, anzi, il limite è più che sorpassato.

Atavici istinti primordiali caratterizzano l'immorale personalità di un Guy ossessionato dalla costante idea - missione - di distruggere l'autostima di una Jane che seppur odiandolo è da sempre alla ricerca costante di assecondare ogni sua richiesta, anelando con bramosità qualunque sua attenzione malata e deprorevole. Jane accetta di tutto sempre e solo a patto che queste particolari "premure" siano inflitte da chi fin da piccolissima non gli ha dimostrato la benché minima attenzione.

Non si tratta solo di un erotico bollentissimo, avrete a che fare anche con una congrega di uomini appartenenti ad un gruppo segreto/criminale. Inoltre all'interno della narrazione non farete altro che chiedervi cosa sia mai successo nell'infanzia di Guy da fargli odiare immensamente una piccola e innocentissima Jane che fin dalla tenera età non era altro che un angelo immacolato. Crescendo Jane resta quel ritratto di purezza che per antagonismo rimarca la malvagità senza rimorsi di un Guy senza speranza di salvezza. 

Ci sarà un lieto fine? Ci sarà amore? Cosa vi aspetta nel finale di una storia deleteria? Noi vi lasciamo con il nostro voto: ☆☆☆☆ stelline e la voglia di sapere qualcosa di più di Stephen Weymouth, amico/braccio destro del nostro scabroso conte Ashbourne.


   



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