giovedì 9 febbraio 2017

Recensione "Una stravagante ragazza perbene" di Virginia Dellamore

Concedetevi e concedeteci 10 minuti del vostro tempo e se dopo aver letto la nostra recensione non correrete a leggere Una stravagante ragazza perbene, beh, avrete fatto un grosso errore! Chi ci perde siete voi😈 anche perché noi... l'abbiamo letto😝. Non lasciatevi deviare dal titolo e dalla trama che possono sembrare quasi banali né tantomeno dal genere storico che potrebbe rivelare il tutto come un qualcosa di già letto e riletto. Vi assicuriamo che è un libro originale, diverso dal classico marasma di romanzetti rosa tutti identici tra loro. E se una volta letto il nostro parere, se ancora non ne volete sapere, sappiate che state rinunciando a leggere qualcosa che oltre a essere frizzantissimo, è in ugual modo ironico  e spassoso oltre misura!




Titolo: Una stravagante ragazza perbene

Autrice: Virginia Dellamore

Casa Editrice: Self-Publishing
Data di pubblicazione: 6 novembre 2015

Genere: Historical Romance




TramaLondra, età della Reggenza. Annis è una ragazza simpatica ed eccentrica, che vive in un verdeggiante paesino del Sussex. Il suo più grande desiderio è viaggiare e vivere avventure straordinarie, come i protagonisti dei romanzi che legge avidamente. Quando è invitata a trascorrere due mesi a Londra per la Stagione, accetta con entusiasmo: non certo per trovare marito, ma per conoscere il mondo e divertirsi. 
A Londra incontra Guiscard, bellissimo, insolente, senza regole, anche lui tutt’altro che favorevole al matrimonio. Chi meglio di un affascinante scapestrato che conosce i luoghi più spassosi della città può farle trascorrere una Stagione indimenticabile? Quale amicizia è più sicura di quella fra due persone che hanno messo subito in chiaro di non piacersi?
Eppure, talvolta, alla sprovvista, il cuore ci mette lo zampino, insinuando l’amore in chi non si riteneva capace di provarlo...
Sullo sfondo di una Londra frivola e mondana, con una rosa di accattivanti personaggi secondari, un romanzo leggero, vivace, condito di pungente ironia. Una storia per chi ama il romanticismo, i dialoghi scoppiettanti, una girandola di eventi capaci di scatenare il sorriso, e l’immancabile lieto fine.




La piccola, bizzarra, vivacissima Annis Adams... è lei la nostra sfacciatissima quanto ordinaria, ma non per questo meno agguerrita, protagonista. Eccentrica, originale o "semplicemente" e irresistibilmente matta. Lontano anni luce da essere priva di carattere o anche solo scalfita dalle continue angherie e meschini ricatti di un Bon Ton che di "bon" non ha un bel niente, Annis stravolgerà una rigida Londra Vittoriana chiusa nel suo formalismo e deplorevole ipocrisia.
Quanto ci è piaciuto? Abbiamo letteralmente divorato il romanzo una sola nottata.

Siete avvisati: questo libro non vi darà tregua. Crea dipendenza.
Per lui, soltanto per lui abbiamo sacrificato una notte insonne. Per voi potrà sembrare cosa da poco conto ma per noi, che facciamo un baffo a orsi in letargo, equivale ad una dichiarazione d'amore sproporzionata.

Ci chiedevamo se fosse possibile fare una recensione citandovi a tutto spiano l'intero romanzo di Virginia Dellamore. Lungi da noi dall'essere rimaste senza parole e dover scopiazzare qua e là! Troviamo semplicemente formidabile la scrittura di Virginia Dellamore. Ma citare proprio tuuuuttoooooo tutto forse, in quel caso, non si tratterebbe di recensione, dovremmo chiamarlo plagio. Perché vorremmo farlo? Abbiamo  ammesso e chiarito che sarebbero citazioni volte a farvi immancabilmente innamorare di questa storia. Forse ora siamo graziate e invoglieremo anche voi alla lettura? Arriviamo ad un compromesso: citeremo giusto qualche piccolo avvenimento, giusto quel tanto da incuriosirvi a sufficienza e far in modo che corriate a volerne sapere di più.

Noi ormai sguazziamo tra Lord, Lady, battute irriverenti, promesse di matrimonio per salvare l'onore e giovani impavide Miladies al loro ingresso in società che sognano la tanto agognata prima Stagione.
“Per un prodigioso momento, le parve che il David di Michelangelo si fosse preso la briga di materializzarsi nella sua stanza... con folti riccioli biondi inzuppati dalla pioggia, un petto ampio e levigato come quello di una scultura rinascimentale, e altri particolari che, per quanto le fosse stato insegnato a non guardare, guardò eccome.”
“Se le avessero detto che, durante la sua prima notte a Londra, si sarebbe imbattuta in un uomo entrato furtivamente nella sua stanza, ma soprattutto che, ben lungi dal sentirsi sconvolta e incline a virtuosi svenimenti, avrebbe avuto voglia di pregarlo di fermarsi, giusto il tempo di permetterle di tirare fuori dai propri bagagli l’album da disegno per poterlo ritrarre a carboncino, non ci avrebbe minimamente creduto. Avrebbe pensato a una burla o a un sogno audace.”

Annis Adams non è propriamente il ritratto di una straordinaria bellezza, è molto meno che ordinaria e in quanto ad aspetto fisico non è di certo un portento dotato di stravolgente fascino o carisma, tutt'altro. Nessun tratto caratteristico degno di nota, a parte lunghi capelli neri come l'inchiostro e una figura esile. Una mancanza totale in equipaggiamento che la fa quasi sentire un tronco di un albero senza la benché minima traccia di un decoroso decolté e non è neanche stata fornita di una dignitosa altezza. Annis è comunemente nella norma.
“Non era cieca e sapeva benissimo che un viso come il suo avrebbe, al massimo, attratto l’attenzione di un curato con un bitorzolo sul naso e una tediosa fissazione per l’Apocalisse.”
Tuttavia quello che Annis possiede è una schiettezza che sfiora i limiti di ogni decoro, o meglio, Annis è l'antitesi delle buone maniere: manda al diavolo ogni decoro, contro ogni buona educazione. Annis è irriverenza pura tanto quanto la sua voglia di andare oltre le apparenze. Oramai 20enne, senza l'ombra di un penny, assolutamente non blasonata e senza mai aver avuto frivoli fronzoli per la testa, decide di voler vivere a tutti i costi quello che non potrà mai avere: avventura. Vuole quello che una Milady e sopratutto una ragazza perbene non dovrebbe volere né tantomeno anche solo pensare di volere, figuriamo fare.

Il Destino sembra assecondare il terremoto ambulante di Annis ed ecco arrivare lui, il David di Michelangelo, al secolo Guy, Guiscard Maxwell Castle che poi scopriremo essere nientepocodimenoche una Vostra Grazia con un odio inveterato per le nozze con qualsiasi donna sulla terra. Da qui  in poi evitiamo di spoilerare altro della trama perché: primo, Virginia Dellamore ci citerebbe per danni e secondo poi, non possiamo privarvi dell'immenso piacere di leggere di questa adorabile e stravagante ragazza che è la portabandiera di tutte noi. Sì, di tutte noi bruttine, anonime, ordinarie che nulla possono in termini di paragone con splendide visione di donne inarrivabili e che allo stesso modo possono sognare di libertini, che siano essi Duca, Re, o viziosi appartenenti alla nobiltà, solo in improbabili sogni, o in qualche caso, per mezzo di libri che ci mandano in assuefazione totale senza nessuna mancanza di contegnosa vergogna nell'ammettere quanto ci piace. Lasciateci la fantasia e il romanticismo, almeno quelli lasciateceli.

Che sia tutto altamente improbabile, che una bruttina non possa far innamorare follemente un bello bello ma proprio bello bello bellissimo oltre misura, lo sappiamo, ma il bello è proprio questo!!! In un certo modo è la rivalsa di ogni donna, oltre ad avere anche una sua morale che poggia i suoi cardini ne "la bellezza è sopravalutata se di base non hai altre qualità non prettamente estetiche!".

Se poi non bastasse l'aria in stile puro romanzo storico, condito da immancabili balli, debutti, incontri in maschera, merletti e pizzi vari, quello che ci ha completamente conquistate è lo stile quasi comico dei dialoghi. Assolutamente diverso dall'essere barboso e surclassato.
Irriverenza totale all'interno di una narrazione che ha il potere di non annoiarvi mai, tanto che le oltre 300 pagine che leggerete, le leggerete senza poter mai dire "Basta!". Una comicità da non intendere come lato negativo ma come un surplus. Battute sagaci. Dialoghi spassosi. Il tutto condito da un dettagliato resoconto dei pensieri/intenzioni/desideri dei nostri protagonisti. In una sola parola: divertentissimo! Fidatevi: vi strapperà più di un sincero sorriso!!!

In primis c'è lei, Annis. È lei la voce narrante in terza persona, ma la genialità dell'autrice consiste nell'intromettere dopo svariati capitoli il point of view di Guy - I Pensieri di un Libertino 1/2/3/4 - in modo da rivivere l'intera vicenda appena narrata da Annis, con gli occhi e soprattutto con i pensieri del cinismo fatto persona, alias Vostra Grazia il cadetto secondogenito che da libertino incallito e vizioso - un bellissimo viziato, capriccioso ragazzaccio da prendere a schiaffi - si ritrova ad essere il Duca più ambito in circolazione che per scongiurare la piaga del matrimonio sarebbe disposto a tutto, persino ad architettare un piano per prendersi gioco del Bel Mondo.
“Prima ero solo Guiscard Maxwell Castle, fratello pressoché inutile del vero e proprio erede al trono, ma soprattutto mascalzone congenito, fanfarone assoluto, gran bevitore, frequentatore di sgualdrine e giocatore d’azzardo. Adesso sono il Duca di Bedford.”
Un libro semplice ma squisito nella sua semplicità fatta di battute sagaci; e grazie al suo perenne brio vi faranno sorridere di cuore più e più volte. Non potrete fare a meno di innamorarvi insieme ai due protagonisti, due animi affini per indipendenza e sfacciataggine e non in ultimo per via del loro carattere spassoso ed esilarante.

☆☆☆☆☆ Virginia Dellamore DOCET! Ci piaci molto!!!








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