martedì 21 giugno 2016

[ANTEPRIMA] Recensione "The Bad Boy" di Samantha Towle

The Storm Series approda in Italia... finalmente perché lo aspettavamo da tanto!!! 
Dall’autrice del bestseller Nonostante tutto ti amo ancora, che però non ci ha fatto impazzire, ecco a voi il primo capitolo di una serie che stando a molti - sopratutto lettrici americane! - si tratta di una lettura imperdibile!
Per tanto grazie alla nostra fidatissima Newton Compton Editori eccovi un'altra recensione in anteprima!!!

N°1 del New York Times. L’incredibile serie che ha conquistato gli Stati Uniti.

Il primo amore finito male.  

Un incontro inaspettato. 





Titolo: The Bad Boy
Serie: The Storm Series #1



Autrice: Samantha Towle

Casa Editrice: NewtonComptonEditori 

Data pubblicazione: 23 giugno 2016 



Genere: New Adult



Trama: Trudy Bennett aveva solo quattordici anni quando il suo migliore amico e primo amore, Jake Wethers si trasferì dall’Inghilterra negli Stati Uniti lasciandola con il cuore spezzato. Dodici anni dopo, Jake è diventato il leader dei Mighty Storm, una rock star famosa in tutto il mondo, e fantasia proibita di ogni donna. Di ogni donna tranne Tru. Giornalista musicale di successo, Tru ha imparato a unire l’utile al dilettevole. Ma quando le viene assegnato l’incarico di intervistare in esclusiva Jake prima che parta il nuovo tour mondiale, si ripromette di mantenere l’incontro su un piano strettamente professionale. Purtroppo nessun proponimento può metterla al riparo dalle scintille che scoccano nel momento in cui i loro occhi si incontrano di nuovo. Ora Jake vuole che Tru si unisca alla band per il tour, offrendole un’occasione unica per cui qualsiasi altro giornalista pagherebbe oro. C’è solo un piccolo problema: il fidanzato di Tru, Will. Può sopportare che la sua donna rischi di finire tra le braccia di quell’incallito playboy? O sarà lei a rischiare tutto e dare una seconda possibilità a colui che già in passato ha infranto tutte le sue speranze?


Di lui è stato detto che avrebbe fatto furore e faville con annessi fuochi d'artificio... noi o non sappiamo cogliere tutto ciò oppure al solito, andiamo controcorrente!!! Non solo, non abbiamo visto i suddetti giochi pirotecnici ma neanche lontanamente una piccola lucciola immersa nel buio più totale. Come possiamo dire la nostra senza apparire le malefiche streghe che stroncano un libro? Beh, questa volta non scriveremo i nostri ormai prolissi papiri/recensioni accuratamente dettagliate.
Lo diremo in modo nudo e crudo: non ci è piaciuto!!!

Idea originale anche se questi mondi lontani anni luce con eccessi da famosi rocker tutti soldi che escono dalle orecchie/ma resto un ragazzo normalissimo, non incantano più nessuno. Tuttavia non è questo quello che ci spinge a dar massimo due stelle complessive all'intero romanzo. Si tratta di un libro e di conseguenza una scrittura banalmente elementare. Semplice - troppo troppo semplice! - alla "Succede questo, quello, quell'altro e stop"; prosegue con "Ho detto e ho fatto questo/quello/quest'altro"; "Sento questo e quello... forse dovrei oppure non dovrei!" E stop.

Assistiamo inermi a una sorta di notiziario degli avvenimenti. Asettico e  piacevolissimo quanto il caldo asfissiante di questo giungo estivo. Ci è venuto un nervosismo indescrivibile mentre assistevamo ai repentini cambi d'umore di una mai sopportabile Trudy Bennett, che sembra non sapere cosa significhi essere decisa e ferma nelle proprie idee, pensieri e azioni. Un attimo prima pensa o dice una suddetta cosa e neanche mezza parola dopo, ecco che asserisce l'esatto contrario. E' straziante!

I fatti, i retroscena, gli stessi sentimenti dei protagonisti vengono spiattellati così su due piedi tra una cosa e l'altra senza preparazione e quasi alla rinfusa, giusto per dare notizia e senza nessun coinvolgimento emotivo. Siamo alla stregua di una telecronaca scritta per compiacere. Non abbiamo colto nessun briciolo di emotività o sentimento capace di trascinarci in una parvenza di empatia che appaghi.
Niente. Leggevamo e... N I E N T E. Non accadeva un emerito niente di niente. Quasi pregavamo finisse il supplizio.

Neanche l'entrata in scena del super figo Jake Wethers risolleva le sorti di un libro alla deriva del nulla, anzi sembra gettare definitivamente alle ortiche ogni qual rinsavimento. Volendo riassumere il tutto, potremmo dire: "Toh, sono passati 12 anni senza vederti, sono una famosa rockstar e avrei potuto ritrovarti in mezzo secondo e in qualunque momento, ma indovina?! Non l'ho fatto!! Eppure ora eccoti e ricordo TUTTO di te, tu sei la Mia Trudy Bennett." Ohhhhh ma bravo, dillo pure!!! Come se non bastasse, il tutto è detto appena Jake posa gli occhi su la nostra protagonista che ci sta antipatica come poche trovate finora. Mah... siamo quasi senza parole.

Forse ora, è sicuro che non siamo delle brave Blogger perché a nessuno piace sentirsi dire così apertamente e senza filtri che il suo lavoro non è stato gradito. Sia che si tratti di un autore o di una casa editrice che ci ha offerto un'anteprima dovremmo forse essere più diplomatiche ma, ahinoi, non è pervenuto nel nostro DNA. È più forte di noi: non riusciamo a fingere che sia "Wow che libro eccezionale!".

Potremmo citare e farvi assaggiare cotanta scrittura coinvolgente!? Ma anche no... e, soprattutto, ora vi chiederete: quale espediente userà l'autrice per farli stare vicino?! Un qualcosa alla "Oh, quasi dimenticavo: ho deciso che lavorerai per me, lascia tutto e tutti per me". Iniziali piccoli accenni sdegnati in stile "ma come ti permetti" e neanche il tempo di arrivare a fine pagina e subito il tutto si trasforma in un gigantesco e univocuo SI. Tanti saluti mondo e chi se ne frega di tutto il resto della mia vita, Jake è arrivato dal nulla e io vado perchè...  ed ecco che entra in scena una qualunque scusa banale e senza senso. Ancora una volta, ogni cosa che leggevamo era tutto un "ma come accidenti è possibile?!" 

Svariati salti temporali, cambi di rotta repentini, autoconvincimenti inutili, giurare e spergiurare per poi negare e riaffermare tutto. È quasi destabilizzante, di certo straziante, quasi ridicolo e poco credibile. La prassi dell'autrice sembra essere questa: farsi portatrice di dichiarazioni, cambiare registro negando per poi tornare al punto poco prima negato... Confessare una cosa e ritirarla mezzo secondo dopo - peculiarità di Trudy! -. Tutto molto confuso e sempre vissuto con troppa leggerezza e alla "telecronaca sterile e fine a se stessa!".

Vi chiederete anche se ci sia un lato sexy... c'è anche quello, dopo svenevoli e infiniti "Ah, non posso tradire Will il mio ragazzo che mi aspetta... Ah, io e Jake siamo sono migliori amici!". Qui non veniamo risparmiate neanche se supplichiamo, del resto sono oltre 300 pagine di libro, in qualche modo c'è da intrattenere. Sembra proprio il caso di dirlo: "sesso, droga e rockn'roll".
A metà libro poteva esser tutto finito e invece NO, altre 150 pagine di "faccio e dico di tutto per poi smentirlo e continuare a riaffermarlo!" Coerenza ragazzi, coerenza!!!


 





1 commento:

  1. ahahahahahh finalmente una recensione onesta su questo libro! non ci sta un blog che non dia 5 stelle, allora mi stavo chiedendo se il problema ero io. Ma la penso uguale su tutto! e aggiungo che sono rimasta malissimo perchè doveva essere stupendo, addirittura superare un libro che a me è piaciuto tantissimo e non vedevo l'ora di provare altre emozioni e invece nulla.

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