martedì 6 febbraio 2018

Recensione "La partita vincente" di Kristen Callihan

Siete pronte? Volete una nuova recensione? Eccovi accontentate! Ma prima…
Volete qualche bel ragazzo tutto muscoli e super sexy? Avete bisogno di qualcosa che parli di sport e ci presenti tutti i soliti cliché tipici delle storie ambientate nel mondo del college americano? Abbiamo la soluzione per voi! E, no… Non si tratta di uno spot pubblicitario; semplicemente questa è la nostra introduzione di oggi! Diciamo che siamo state abbastanza ispirate nel fare le stupidine e le schiocchine 😛

Veniamo a noi e torniamo ad essere il minimo indispensabile serie. 
Oggi abbiamo deciso di proporvi come lettura il primo New Adult della neonata e nuovissima Always Publishing che lo scorso 3 luglio ha esordito con La partita vincente di Kristen Callihan. Per l’esattezza si stratta di uno Sport Romance, un libro che ha riscontrato parecchio successo sia tra le amiche d’oltreoceano che tra noi italiane. Quale sarà il nostro giudizio? Scopritelo insieme a noi!


Titolo: La partita vincente
Serie: Game On #1

Autrice: Kristen Callihan

Casa Editrice: Always Publishing 
Data di pubblicazione: 3 luglio 2017

Genere: New Adult/Sport Romance



Trama: Anna Jones è determinata a finire il college per scrollarsi di dosso le insicurezze dell’adolescenza e riuscire, finalmente, a trovare la sua strada nella vita. Nessuna distrazione, tanto impegno e un solo proposito: tenere alla larga il quarterback superstar del college che continua a lanciarle sguardi infuocati a la attrae disperatamente.
Drew Baylor ha un luminoso futuro davanti a sé: quarterback di talento per un college prestigioso, è pronto al grande salto verso l’NFL. La notorietà, dentro e fuori dal campus, è parte di lui, anche se l'affascinante QB non sembra darci troppo peso. Ma non avrebbe mai pensato di incontrare, o peggio, di perdere la testa, per l'unica persona che sembra infastidita e intollerante alla sua fama.
Una stella del football come Drew Baylor certamente sa come vincere una partita, ma riuscirà, a colpi di incontri bollenti, tanta dolcezza e perseveranza, a segnare il punto della vittoria nel cuore della sua irriverente Jones? 



Premessa: ogni lettura è assolutamente soggettiva! Non smetteremo mai di dirlo e anche se potremmo risultare noiose e pesanti, non ci interessa. Si tratta di un dato di fatto che bisogna aver sempre ben chiaro! Quindi, se a noi un libro non prende particolarmente - o il contrario - non significa che per voi non possa trattarsi del romanzo dell’anno. Il bello dei libri sta proprio in ciò: la soggettività. Ognuno la può pensare e vedere come vuole e nessuno ha il diritto di giudicarlo! 

Quando abbiamo ricevuto il primissimo comunicato stampa della Always Publishing siamo andate in un brodo di giuggiole non appena abbiamo letto la trama di quella che sarebbe stata la loro primissima pubblicazione. C’è da dire che la cover ha giocatore parecchio a favore e ci ha terribilmente influenzate! Comunque, eravamo consapevole che The Hook Up, giunto da noi come La partita vincente sarebbe stato un libro pieno dei soliti cliché visti, stravisti, letti, riletti, triti e ritriti. 

Siamo solite sorvolare su questo particolare e diamo sempre una possibilità alla storia anche perché non è scientificamente approvato che "più cliché di così non si possono avere" sia sinonimo di "libro da evitare a priori". Molto spesso abbiamo letto di storie che sebbene fossero semplici e banali, grazie ad una scrittura superba e particolarmente integrante, siano state degne di nota e attenzione. Ma…
Questo non è il caso di La partita vincente! Purtroppo per noi si è trattato di un flop! 

Peccato, veramente un gran peccato perché i presupposti per rivelarsi una lettura molto piacevole c’erano tutti ma, essendo la lettura soggettiva, a noi questa storia non ci ha particolarmente rapite e coinvolte. Ovviamente tutto ha un perché e siamo pronte a darvi delle risposte.

La partita vincente è un libro che ad ora su Goodreads ha la bellezza di poco più di 34500 ratings con una media di 4.03. Un ottimo risultato anche perché ciò dimostra che sebbene sia stato pubblicato nel lontano 2014, è un libro che ha riscontrato - e continua a fare - parecchio successo; in media le lettrici danno come proprio voto personale 4 stelle. 
Stiamo parlando di dati che vengono registrati direttamente dai lettori su Goodreads, ma non sappiamo con l’esattezza in quanti nel corso degli anni abbiano letto il libro e come lo abbiano effettivamente giudicato; ci basti sapere che la Callihan è un’autrice particolarmente conosciuta in America e che nel corso della sua carriera ha ricevuto parecchi premi e riconoscimenti.
Con simili premesse, ci date ragione nell’affermare che l’unica idea che ci si possa fare leggendo la trama e sbriciando solo ed esclusivamente i voti, è quella di un libro super e meritevole di tutta l’attenzione?!? Oh, bene… Prima di iniziare La partita vincente anche noi la pensavamo così; una volta terminato - in realtà già dai primi capitoli - l’unica cosa che avevamo chiara e limpida era solo una: no, non ci siamo proprio!!! Tutto fumo e niente arrosto se non per qualche scena/momento in particolare. 

C’è da dire che sebbene abbiamo trovato parecchi punti a sfavore, bisogna dare merito all’autrice nell’essere riuscita a distinguersi almeno un pochino-ino-ino dalla massa. Abbiamo imparato che ormai quasi tutti i libri peccano di originalità e sono soliti a conformarsi in un determinato modo e a seguire un determinato schema. Qui abbiamo tanti ma tanti soliti cliché però: è sì un New Adult ma per fortuna non entrano in gioco e in azione traumi, violenze o passati oscuri. Se ci fosse stato anche un simile tema allora non ce l’avremmo fatta per nessunissima ragione a reggere il tutto.

La partita vincente è la storia di Anna Jones e di Drew Baylor, noto da tutto il campus e da tutta l’America come il Re della Battaglia. Lei introversa, attenta a non attirare l’attenzione - scusateci per il gioco di parole - di niente e di nessuno. Interessata solo ed esclusivamente a dare il massimo di sé negli studi in modo da laurearsi e lasciarsi il prima possibile quel mondo tipico dei giovani dove ognuno si fa i cavoli degli altri e passa l’intera giornata a dare giudizi sul prossimo. Anna è l’insicurezza fatta a persona e allo stesso tempo una ragazza che sa bene quali sono i suoi limiti fino a quando non entra in gioco lui: la star del campus e di tutto il distretto. Il quarterback super talentuoso e super sexy. Drew è diverso dai soliti sportivi alle quali siamo abituate. Lui è si la stella emergente del football, bello, bellissimo, sexy, con una fila infinita di ragazze che si accontenterebbero anche solo di un suo sorriso accompagnato da un ciao strappa mutandine, però è anche molto altro. E’ intelligente, caparbio, dà il massimo in tutto quello che fa e non si accontenta di voti truccati solo perché lui è il RE DELLA BATTAGLIA. Drew è il ragazzo che non molla mai e da sempre tutto se stesso in qualunque cosa faccia. È un combattivo che ottiene sempre quello che vuole e il suo sport preferito: vincere sempre! 
Ed è proprio per questo che dal primo momento nel quale poserà gli occhi su la Signorina Anna Jones farà di tutto per averla… e non solo per una notte. Anche perché Anna è diversa da tutte le ragazze che lo circondano.

“Un bel faccino è una cosa. Ma una mente sveglia è quasi irresistibile per me. Specialmente se va in coppia con quel sorriso che sfoggia”

Quindi, La partita vincente è la storia di Anna e Drew e di come piano piano si innamorano l’uno dell’altra. Ops, piccolo errore… In realtà dovremmo dire di come Anna si innamora piano piano di Drew e di come capisca che l’uomo che fa di tutto per starle accanto è il solo e unico che in realtà voglia per il resto della sua vita. Perché dovete sapere che non appena il signorino sentirà “una voce morbida, ricca e densa come lo sciroppo d’acero”  e poserà gli occhi sulla nuova compagna di corso, saprà immediatamente che quella mega rossa dovrà essere sua.

“Quando l’appello arrivò all’ultima fila, una voce morbida, ricca e densa come lo sciroppo d’acero mi scivolò addosso. «Anna Jones». Solo il suo nome. È tutto quello che disse. Fu come se un dito bollente mi avesse accarezzato la colonna vertebrale. Alzai la testa di scatto. Ed eccola lì, così dannatamente carina che non riuscivo a fare un pensiero sensato. Come se mi avessero placcato dietro la linea. Riuscivo solo a fissarla, senza respirare e con la testa che mi ronzava. Non dico che sia stato amore a prima vista. No, è stato più qualcosa del tipo "oh, cavolo sì, per favore, prendo quella". Con un contorno di “proprio ora, cazzo.”

Ora, ok che esiste il colpo di fulmine e alcuni hanno l’onore di essere colpiti da quello che in un secondo ti annienta… Però come cavolo è possibile che qui il primo che si innamora è lui e lo fa in due secondi netti??? Gli basta sentire la voce, associarla ad un volto e ad un corpo e… Innamorato perso!!! Mah!!! Per non parlare di lei… non vogliamo spoilerare troppo però vi basti sapere che i signorini instaureranno per parecchio tempo una "relazione" basata solo ed esclusivamente sul sesso. Parecchio sesso!!!  Ah… ripetiamo solo sesso e nessuno bacio!!! Come??? Si, avete letto bene perché dovete sapere che Anna accetta tranquillamente una "relazione" fisica ma per nessuna ragione vuole scambi di baci. Ovviamente questa scelta non è appoggiata da Drew ma pur di non perdere la sua bella sarà disposto ad accettarla. 

Per un buon 50% della storia le scene che vi ritroverete a leggere saranno: battutine, punzecchiamenti, sesso, battutine, punzecchiamenti, sesso, e ancora sesso e non dimentichiamoci del sesso. Ehm… non siamo contro il sesso ma così anche no! A parer nostro questa parte si poteva tranquillamente diminuire anche perché con tutto questo sesso non si è fatto che allungare in un modo impressionante la storia! 

“Oh Dio, se il suo corpo non è un’opera d’arte. Longilineo, slanciato, muscoloso. Perfettamente proporzionato. La schiena è dritta e stretta, la colonna vertebrale una valle profonda tra fasce di muscoli tonici. Una valle che si immerge per poi impennarsi nei rotondi globi del suo culo. Un culo così sodo che le sue natiche sono cave ai lati. Le gambe lunghe sono coperte da una peluria castano chiaro e sono scolpite come il resto del corpo, con cosce forti e polpacci ben definiti. Voglio leccarlo dalla testa ai piedi. E prendermi il tempo necessario nel mezzo.”

L’inizio non è stato uno dei migliori. Assolutamente no, perché se da una parte siamo riuscite a passare sopra l’innamoramento lampo di Drew - anche perché è capitato di trovare una simile situazione in altre pubblicazioni, ad esempio nei libri di Elle Kennedy… non aggiungiamo altro - non siamo state in grado di sorvolare sopra la superficialità di Anna. La sua scelta di "zero coinvolgimento e solo sesso perché non posso lasciarmi coinvolgere da qualcuno che vive costantemente sotto i riflettori ed io questo lo evito come la peste” ci ha lasciate al quanto basite.

Tranquille… qualcosa ci è piaciuto e si tratta dell’ultimo 30%, ovvero quando le cose si mettono male e si arriva alla rottura di tutto. Non siamo guastafeste o pessimiste ma è stato in questo momento che abbiamo conosciuto la vera Anna e siamo riuscite a capire i suoi comportamenti. C’è da dire però che non appena siamo entrate in sintonia con Anna abbiamo avuto un momento di smarrimento con Drew. Non possiamo dirvi molto, in caso non l’abbiate ancora letto; ma se così non fosse per evitare fraintendimenti vi bastino le parole casa, convivenza, gelosia, distrazione e… Non aggiungiamo altro.

“«Potevamo stare così bene insieme. (…) Così maledettamente bene.»”

Per ultimo… abbiamo trovato la conclusione un po’ troppo affrettata. Speravamo in un epilogo migliore… Forse siamo noi che non ci accontentiamo di una simile conclusione. Chissà se capiterà di incontrarli, anche solo con una breve comparsa, nei capitoli successivi… Noi aspettiamo anche perché siamo curiosissime di conoscere meglio Gray Grayson, migliore amico di Drew e personaggio molto -  moltissimo - interessante. 


La partita vincente, tutto sommato, è stato un buon inizio per la neonata Always Publishing. Anche se personalmente il libro non ci ha fatto fare i salti di gioia, dobbiamo dare merito alla CE di aver portato nel panorama dell’editoria italiana un titolo interessante anche perché la la loro mission è “dare alle lettrici di genere rosa, quello che davvero desiderano leggere!” portando alla nostra attenzione tanti nomi del romance americano che sin ora abbiamo solo sognato e ammirato, e con questo primo titolo l’hanno fatto.

Non vogliamo fare le perfettine, le puntigliose o quelle che vogliono demolire in tutto e per tutto il libro ma abbiano riscontrato qualche refuso e piccoli problemi di sintassi forse dovuti a traduzioni letterali. Si tratta di osservazioni che non vogliono in nessunissima maniera essere da monito alla CE, ma solo di incoraggiamento; inoltre ciò ha lo scopo di far capire quanto noi di Amiche per i Libri stiamo attente a quello che leggiamo e non ci accontentiamo semplicemente di una bella storia o di protagonisti maschili belli, possenti e sexy. Ricerchiamo la perfezione dalla A alla Z.





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