martedì 16 febbraio 2016

Recensione (in anteprima) La notte che ho dipinto il cielo di Estelle Laure

Prima di iniziare la nostra recensione sentiamo quasi l'obbligo di fare una piccola premessa.
Ormai da accanite lettrici che non hanno neanche lontanamente nessunissima voglia di smettere di leggere - smettere equivarrebbe a un lenta agonia pari a una crisi di astinenza bella e buona! - ci troviamo a leggere, macinare libri quasi come se fosse sinonimo di respirare l'aria. Per noi è naturale, ma spesso l'aria che si respira diventa stanzia, insana, soffocante e si sente il bisogno di ossigenare quasi stessimo boccheggiando alla ricerca di una sana dose di aria cristallina. Beh, lo sapete, siamo sempre molto teatrali e passionali ma tutto questo per rendere l'idea di come leggere La notte che ho dipinto il cielo sia stato per noi una botta pura di ossigeno che presa così diretta ci ha quasi stordite.

È un libro limpido, semplice ma di quella semplicità che richiama il reale, quasi senza fronzoli ma al tempo stesso commovente, schietto, disarmante senza girare intorno alle cose fa dell'intera narrazione un dato di fatto e come risultato si ha quello di leggerlo tutto di un fiato perchè è essenziale come respirare!
"Ci sono cose lente che succedono in fretta e tu non riesci a cogliere l’attimo, non riesci a capire se è stato qualcosa di importante, se è stato reale oppure te lo sei solo immaginato. È già accaduto, passato."

Grazie alla DeAgostini abbiamo avuto la possibilità di poter leggere, La notte che ho dipendo il cielo, un libro per ragazzi, ma che pensiamo debba essere letto da tutti per la sua straordinaria voglia di vita e rinascita e nel voler continuare a credere nell'amore, nelle persone.


Titolo: La notte che ho dipinto il cielo

Autrice: Estelle Laure

Casa Editrice: DeAgostini
Data di pubblicazione: 16 febbraio 2016

Genere: Young Adult




Trama: Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrennie sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi… Il romanzo d’esordio più atteso dell’anno. Una storia romantica, commovente, inaspettata e piena di speranza. Come la vita, come l’amore. Come tutti i colori del cielo.



Lucille, diciassettenne all'ultimo anno di liceo, si ritrova sola con la sorellina Wrenny di nove anni. La madre è in "vacanza" da due settimane, dopo che il marito non è tornato a casa.  La sua migliore amica Eden e il suo gemello Digby, hanno la famiglia che Lucille vorrebbe, casa bellissima ma sopratutto un padre e una madre sempre presenti. Lei e Wren sono sole, le è rimasta solo la casa in cui vivono, la vecchia macchina della madre e molte bollette da pagare oltre a una casa da gestire con in mano solo cento dollari che premurosamente la madre ha pensato di spedirle, dopo venti giorni che non si degna di chiamare o tornare a casa.
Così, senza motivazione apparente, se non il crollo psicologico dei genitori, due giovanissime ragazze, sono state abbandonate dall'oggi al domani. 

Lucille è orgogliosa ma sopratutto... Lucille ha paura, non vuole far sapere a nessuno la loro situazione, di quanto sia dura e difficile per una ragazzina, anche se tutti sanno del padre pazzo che non è più tornato a casa una volta dimesso dalla clinica in cui era ricoverato e tutti sanno della vacanza/fuga della madre. Ma le cose stanno ancora peggio di così, a distanza di un mese da questa situazione assurda e con il carico di responsabilità di una bambina di nove anni, Lucille, deve riuscire a trovare i soldi per tirare avanti. Casa, bollette, spese da sostenere, non può chiedere aiuto, ha paura che le portino via anche l'unico vero affetto che le rimane: la sorellina Wren.

Come se la dura realtà di tirare avanti da sola non bastasse, ci si mette anche un'ulteriore "problema": si sente attratta come mai successo fin'ora da Digby, il ragazzo che conosce da sempre, da che aveva sette anni. Non solo è il gemello della sua migliore amica, è anche da sempre fidanzato con un'altra ragazza. Nonostante sia normale per una ragazza di 17 anni provare un simile sentimento, Lucille sembra quasi convincersi che non può permettersi una simile distrazione, vista la mole di responsabilità che le è stata scaricata addosso dai genitori, dalla vita stessa.
"Come è possibile che una minuscola e anonima stella diventi il tuo Sole? Perché è così che è andata con Digby: un giorno era soltanto il fratello carinissimo di Eden, e il giorno dopo mi toglieva il fiato, mi faceva venire i brividi e attorcigliare le budella. È colpa degli ormoni? È un mio difetto di fabbrica? È il risultato di una disperazione interiore unita alla mia mancanza di personalità? Ho cercato un milione di volte di capire qual è stato il momento in cui è diventato così fondamentale per me, ma non ci riesco. So solo che gli stupidi e fastidiosi sentimenti che provo hanno compromesso la mia capacità di comportarmi in modo normale quando lui è nei paraggi, e che vorrei tanto colmare lo spazio che ci separa stringendolo in un abbraccio. Credo che mi volatilizzerei del tutto. Ridicolo."

Abbiamo divorato pagina dopo pagina questo piccolo gioiello della vita quotidiana, commosse da come tutto può succedere senza il minimo preavviso, e di come si debba altrettanto velocemente tirare avanti. Di colpo, con una botta di spugna, l'adolescenza di Lucille è andata letteralmente a farsi fottere per le irresponsabilità di due genitori immaturi, le è stata tolta la possibilità di scegliere e toccherà a lei farsi carico di tutto quello che i genitori hanno rinnegato e abbandonato.

Lucille cerca di gestirsi al meglio,  tra scuola, una sorellina a cui fare anche da madre e un lavoro da trovare, non demorde e non si tira indietro. Nonostante faccia del suo meglio, si tratta sempre di una ragazza troppo giovane per riuscire a farsi carico di un tale peso, ma lei sembra essere testardamente ostinata a non confidarsi con nessuno. Ma ecco che con piccoli gesti inattesi, Digby dimostra la sua presenza mai soffocante ma delicata e continua. Non sarà l'unico ad aiutarla, ci saranno degli "angeli" che di nascosto si prenderanno cura delle due sorelle e poi c'è anche Eden, amiche fino alla fine!!! 
"Vorrei appoggiarmi a lui, ma mi trattengo. Poi sento di nuovo le sue dita sul braccio, mi sfiorano, si muovono lente, e i miei polmoni si gonfiano, diventano enormi, come non lo sono mai stati. Non voglio che si fermi. Sfiorami per sempre. Nella vita perfetta che mi immagino, questo è il momento in cui lui mi stringe, mi fa voltare e mi bacia."

Digby e Lucille non possono stare insieme, sono due mondi diversi; tuttavia lui ogni giorno la aiuta con Wrenny mentre è a lavoro ed è così gentile, così onesto, sempre presente ed educatissimo. Possibile faccia tutto questo solo in nome dell'amicizia?!?
Digby è troppo buono, troppo altruista, non farebbe mai del male anche involontariamente, si sacrificherebbe per chi è in difficoltà oltre ad aver bisogno di stabilità e certezze, cose che Lucille non ha e proprio per questo è ultra tormentata. Lucille sta impazzendo, non è il momento giusto per far nascere un amore sopratutto se lui non è libero e sta cercando comunque di non lasciarla sola a sé stessa e si stia sforzando di fare le cose giuste.
"Sì, vorrei urlare, mio padre è pazzo, mia madre mi ha abbandonato, la mia migliore amica non mi parla, e io sono irrimediabilmente, disperatamente, follemente innamorata di un ragazzo che non posso avere. Avanti, mondo, dai il peggio di te. Io voglio essere libera."

La vita ti dà tutto e ti può togliere tutto improvvisamente... Siamo solo noi con la nostra forza, con le nostre azioni, con il nostro amore e insieme alle persone che amiamo che ci riprendiamo la nostra vita e torniamo a sperare, amare, lottare quando tutto sembra perso e finito.
Tanta bellezza può avere del dolore da affrontare, la vita non è mai noiosa, ci può portare di tutto; siamo noi che facciamo la differenza e teniamo testa alla vita, proprio come è riuscita a fare Lucille. 







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