giovedì 13 ottobre 2016

Recensione "Se non torni sto male" di Mia Sheridan

Eccoti tornate amiche/amici - in caso "all'ascolto" ci fosse qualche ometto!!! -. 
Settimana ricca di letture e altrettante recensioni, come sempre!!! Oggi abbiamo decido di proporvi Se non torni sto male, primo volume auto-conclusivo della serie Signs of Love.  

Lo sappiamo, storia un po' vecchiotta dato che si tratta di un libro uscito ben più di un anno fa e... a lettura conclusa e digerita forse ... avremmo fatto meglio a dimenticarci di Se non torni sto male e a lasciarla lì, nei meandri più oscuri della nostra infinita lista!!!



Titolo: Se non torni sto male
Serie: Signs of Love Series #1

Autrice: Mia Sheridan

Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 24 settembre 2015

Genere: Contemporary Romance



TramaEvie e Leo si sono incontrati all’orfanotrofio quando avevano dieci e undici anni e nel tempo sono diventati amici per la pelle. Man mano che sono cresciuti, il loro legame è diventato sempre più forte fino a trasformarsi in qualcosa di più vicino a una relazione sentimentale: si sono promessi amore eterno e una vita insieme una volta liberi di decidere del loro futuro. Quando Leo viene adottato e si trasferisce in un’altra città, promette a Evie che si terrà sempre in contatto con lei e che tornerà appena maggiorenne a riprenderla. Ma non si farà mai più sentire e per Evie la sua perdita sarà un dolore incontrollabile.
Otto anni dopo, a dispetto di ogni previsione, Evie si è costruita una vita abbastanza tranquilla con un lavoro e degli amici affettuosi. Un giorno, di punto in bianco, si presenta uno sconosciuto sostenendo che il suo amore a lungo perduto, Leo, l’ha mandato a cercarla. L’attrazione tra i due è immediata. Ma Evie è confusa… si può fidare delle parole di questo ragazzo mai visto prima? E che ruolo ha Leo in tutto questo e perché non è venuto lui stesso a cercarla?



Premessa doverosa!!! Non siamo solite stroncare i libri e parlarne male, cerchiamo in tutti i casi di averne rispetto, si tratta comunque delle opere in cui altri hanno creduto ma in questo caso ci risulta molto difficile evidenziarne le qualità, perché sono molti di più gli aspetti negativi che abbiamo riscontrato. 
Riuscire ad essere diplomatiche e false perbeniste, non rientra assolutamente nella nostra filosofia di "blogger"! Pronti al massacro!?! VIA!!!!!!

Partiamo con il dire che in quanto originalità della trama, non risulta essere pervenuta, ma in questo caso si potrebbe anche sorvolare perché del resto tutte le storie sono pressapoco simili. 
Quello che fa la differenza è come viene descritta e sviluppata la storia. Qui la banalità regna sovranauna marea di cliché, frasi e situazioni fatte, una drammaticità o meglio, melodrammaticità stile romanzo rosa da due spiccioli. 
Ci ritroviamo a leggere pagine e pagine di confessioni, non dialoghi in cui si racconta la propria vita, ma interi monologhi strappalacrime. Oltre ad una banalità ai limiti del sopportabile. Ci siamo ritrovate a storcere il naso in continuazione, ed è  un vero peccato che questo libro si sia rivelato di un'ovvietà imbarazzante. 

La nostra protagonista Evie, sola al mondo se non per degli amici veri che la appoggiano incondizionatamente, da 8 anni aspetta che il suo primo amore, Leo, torni da lei così come le aveva promesso quando erano appena ragazzini... beh, inutile dire che Leo NON È TORNATO! Puffff, sparito nel nulla e non si sono mai più avute sue notizie. 
Bene, Iniziamo proprio bene... Ciononostante la nostra Evie è calma, serafica, devota alla vita in quanto vive e lavora onestamente, riuscendo a non farsi inghiottire da un mondo di droga, prostituzione e malaffare in cui è nata e in cui molti suoi amici ci hanno lasciato la vita.

È da sottolineare che nonostante Leo sia sparito, e la nostra protagonista dichiari che sia il suo unico vero amore, non ne parla mai. Leo sembra appartenere al passato, un semplice dato di fatto che sembra non scalfirla più di tanto, neanche quando dal nulla sbuca un fighissimo Adone che la informa che Leo è morto. Chi è questo fighissimo uomo? Ragazze... Jake, colui che ha promesso a un Leo su un letto d'ospedale che si sarebbe sempre preso cura di Evie. PER TUTTI I NUMI, CHE BANALITÀ ESTREMA!!!

Ci siamo augurate che le ovvietà fossero finite qui. Ci abbiamo sperato ma non c'è fine, magari la banalità finisse qui, no no, prosegue ad oltranza...
Evie sembra non fare una piega quando viene a conoscenza della morte del suo tanto amato Leo... ooooohhhhhhh sveglia Evie, ti hanno detto che Leo è morto!!!!! Ti ricordiamo che è morto l'unico tuo vero amore, il ragazzo che per anni ti ha appoggiato. Invece, a parte frasi di circostanza riguardo al fatto che Leo sia morto, non assistiamo a null'altro.
Ma porca di quella maledettissima miseriaccia, vogliamo provare anche solo a interiorizzare e scrivere con una certa sensibilità?!? Tutto troppo veloce!!!!!!! Si va di palo in frasca, con mezzo paragrafo o alcune pagine si mette fine a Leo e si va avanti. 
Leo chi??? Ora c'è Jack... Il mega multimilionario figo che sembra avere questa missione nella vita: assicurarsi che Evie stia sempre bene. Ed ecco che inizia la loro storia d'amore...

Vogliamo poi accennare alle scene di sesso??? Partendo dal fatto che sono numerose, sono anche un misto di strana ironia, romanticismo, affinità che sono del tutto fuori luogo visto l'intero svolgersi della storia. 
Ritroviamo sempre tutto così forzato, sembra quasi essere scritto per dover piacere a tutti i costi ma il tutto risulta finto, scontato, al limite del banale, anzi supera l'insulso per quanto scada in frasette e descrizioni gettate lì quasi a caso perché vanno detto o perché ci si aspetta che siano presenti.

Questa storia ci ha lasciato esterrefatte e non di certo in senso positivo
È un continuo misto di buonismo, sembra una totale parodia: la buona, dolce e tanto cara donzella che si salva dal mondo meschino della droga annessa a prostituzione e mentre aspetta il principe, vive una modesta vita fatta di duro e onesto lavoro e nel mentre dopo anni, il suddetto principe/eroe, sbuca dal nulla sotto falsa identità, la fa innamorare di lui, la salva e le rivela un piccolo segreto che casualmente ha tenuto nascosto non si sa per quale ridicolo motivo.
Ora arrivate a questo punto ci siamo chieste dove sarebbe andata a parare la storia.... Ora faremo una cosa che sa tanto di sacrilegio ma vi diremo e racconteremo veramente tutto.. quindi addio sorpresa... se non volete sapere altro, finite qui la lettura e chiudete tutto.

Ripetiamo... SE NON VOLETE SAPERE ALTRO, LA RECENSIONE PER VOI E' CONCLUSA!!!


Noi dobbiamo dirvelo, è più forte di noi.... reggetevi forte: Jake è Leo!!!!! 
Volete che vi parliamo di altro??? No perché noi non abbiamo minimamente sopportato questa notizia che doveva forse farci capitolare ed essere grate che Leo non fosse morto? 
A noi ha dato parecchio sui nervi, sembra la parodia uscita male di una pessima telenovela da 4 soldi. Forse ora starete PENSANDO CHE NON SIAMO ROMANTICHE e che abbiamo esagerato ... ma qui non si tratta di essere romantiche o meno, questo non è romanticismo a noi sa tanto di una colossale presa in giro

Tuttavia c'è da spezzare una piccola lancia a favore: i capitoli si alternano. Ci sono quelli del passato dove viviamo la storia dei giovanissimi Evie e Leo, e i capitoli del presente, con una Evie 29enne alla prese con la sua vita e il relativo incontro con Jake.  
Da che entra in scena Jake, Leo sparisce dai pensieri di Evie - non che nel presente lo abbia pensato molto! -. Nel presente non prende per niente in considerazione Leo, non ne parla minimamente e poi viene fuori dal nulla che Leo non è morto, Leo è Jake?!?!?!?! Noi ci rifiutiamo.

PS Come se non bastasse, chiediamo che le autrici straniere vengano tradotte come si deve. Già abbiamo trovato il libro sminuito di suo, se ci si mette anche una pessima traduzione campata in aria, si ridicolizza tutto... Abbiamo ritrovato moltissimi ma moltissimi errori/orrori che hanno travisato intere frasi. Le scene di sesso, poi, con un pessimo linguaggio scurrile dovuto pensiamo proprio a una pessima traduzione che non ha tenuto conto del contesto, prendendo tutto molto alla lettera e travisando  le varie connotazioni,  tutte errate: "impalarmi", " ti fa male la cosina" ... e la finiamo qui che è molto imbarazzante...







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