venerdì 18 marzo 2016

Recensione Sortilegio di Rachel Hawkins

Ieri è arrivato il grande giorno: finalmente è uscito il terzo volume della saga The Prodigium Trilogy, Sortilegio. Con questo volume conclusivo finalmente sapremo se la nostra tanto stereotipata Sophie Mercer abbia dismesso o meno i panni della parodia dell'eroina con poteri sovrannaturali e avremo modo di sapere cosa ne sarà dell'inesistente triangolo amoroso trascinatosi per i due libri precedenti. Cal/ Bellissimo Soprammobile/Caritatevole/Comprensivo/Noioso versus Archer/Demone/Spia-Traditore/ogni sorta di connotazione negativa ma nientepopodimeno che super Sexy. 
Il nostro giudizio è puramente soggettivo e se un pochino avete imparato a conoscerci, saprete per chi facciamo sfacciatamente il tifo da ben due libri a questa parte... We are #TeamArcher!!!

Ringraziamo la Newton Compton Editori che come sempre ci ha regalato l'opportunità di avere questa lettura in anteprima. Abbiamo per davvero incrociato le dita sperando che Sophie non si confermasse la solita guastafeste con il suo carattere banderuola/immaturo.


Titolo: Sortilegio
Serie: Hex Hall -  The Prodigium Trilogy 

Autrice: Rachel Hawkins


Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 17 marzo 2016


Genere: Paranormal - Young Adult



TramaProprio quando Sophie Mercer ha deciso di accettare i suoi straordinari poteri magici, tipici di un demone, il Consiglio glieli toglie. Ora Sophie è indifesa, sola, e in balia dei suoi nemici giurati, i Brannicks, una famiglia di donne guerriere che dà la caccia ai Prodigium. O almeno questo è ciò che Sophie pensa, fino al momento in cui lei stessa non farà una scoperta sorprendente. Le Brannick sanno che una guerra epocale sta arrivando, e credono Sophie sia l’unico essere abbastanza potente da salvare il mondo. Ma senza la magia, Sophie non è così sicura di sé. Riuscirà a riottenere i suoi poteri prima che sia troppo tardi?

La serie The Prodigium Trilogy è così composta:
#1 Incantesimo - 2 aprile 2015 - (recensione)
#2 Maleficio - 17 settembre 2015 - (recensione)
#3 Sortilegio - 17 marzo 2016 -



Siamo state quasi sul punto di non voler sapere come sarebbe andata a finire questa saga, terrorizzate dal ritrovarci nuovamente a che fare con una sempre pazzotica Sophie. Nelle nostre precedenti recensioni (QUI e QUI), non abbiamo fatto mistero di come i due volumi della serie siano stati un grossissimo "mah!". Divise tra "libro pessimo", "libro parodia" e poi alleluja verso il finale ci si riprende. Ora con il libro finale sarà tutto un gran calderone con dentro ogni sorta di accozzaglia? Ed ecco che arriva la paura: lo leggiamo o non lo leggiamo? Certo che lo leggiamo... Tremando un pochino e incrociando le dita affinché non sia solo "simpatico, carino, adatto a un pubblico di teenager" e che non sia la già letta parodia del inimitabile Harry Potter!!!
"A volte la magia fa veramente schifo. Certo, è fantastico quando la usi per cambiare colore di capelli, o per volare, o per trasformare il giorno nella notte. Ma, in generale, la magia tende a finire in esplosioni, o lacrime, o con te che atterri di schiena nel bel mezzo del nulla, con la sensazione di avere un nano che ti scava dentro la testa in cerca di diamanti."
Ecco... Iniziamo proprio bene: diteci il perché del nano che scava dentro la testa alla ricerca di diamanti. Noi davvero non capiamo!!! Cara Sophie, bentornata... ci eri proprio mancata con le tue similitudini e la tua nochalance nell'accostare il fantasy a cambio di abiti, capelli, colore delle unghie e chi più ne ha, più ne metta.

"Ero un demone in possesso di svariate magie veramente fichissime."  Momento autocelebrativo... Aiuto!!! Comunque sia una cosa è certa: le risate sono garantite! La voce e il carattere di Sophie dovrebbero farla apparire irriverente e impertinente, il registro che viene usato e il modo in cui viene descritta dovrebbe renderla un personaggio tanto intelligente quanto saccente, ma a noi continua come sempre a dare solo sui nervi, la sua insolenza non ci piace affatto, anzi, è irritante e ci fa perdere la pazienza tanto da voler gridare "Finiscila Sophie, abbi pietà di noi!".

Mentre leggevamo ci siamo ritrovate a sperare di leggere il nome di Archer, affinchè entrasse in scena risollevando le sorti in nome di un romanticismo autentico che ci coinvolgesse abbastanza da mettere in secondo piano tutto il resto. Archer Cross?!?!?! Dove sei?! Vieni in soccorso ti prego!

Si salvi chi può! Noi siamo state super tentate di abbandonare la lettura, il modo di parlare di Sophie trasuda un logorante e fastidioso nervosismo che ci fa pensare di tutto tranne che sia così brillante e sagace:

"Una banale diciassettenne sul punto di affrontare un lupo mannaro con null’altro che… Okay, va bene, avevo una spada spaccaculi e un fantasma. Qualcosa dovevano pur valere."

Sophie si trova immersa in una situazione che va da assolutamente divertente tendente a immensamente incasinata, dove se la vede ad affrontare lupi mannari, fantasmi - la fastidiosa Elodie - che si divertono a impossessarsi del suo corpo, e segreti di famiglia inimmaginabili. Ah... come dimenticarsi che non è minimamente maturata?! 
Noi davvero non capiamo che senso abbia tutto questo.... Rivelazioni buttate alla rinfusa, allontanando questioni importanti e allo stesso tempo accantonandole per far spazio alle sempre presenti "battutine simpatiche" di Sophie per poi riprendere dal nulla le suddette rivelazioni come se fossero sempre state rivendicate come l'unica cosa a cui si aspirava.

Per noi questa saga resta sempre e solo una parodia del genere fantasy, una parodia che neanche sa di esserlo. Fosse almeno stata scritta con questo intento, avrebbe uno scopo, invece....

La finta e falsa modestia di Sophie, il suo nascondersi costantemente dietro sagaci battutine è estenuante, ci ha sfinito, abbiamo arrancato per riuscire a leggere tutto il libro. Per noi risulta essere tutto irrilevante perché il personaggio di Sophie non fa altro che scherzare e sdrammatizzare a più non posso ogni volta che apre bocca portando tutto ad un livello di credibilità pari a sotto zero.

Sophie ormai può dire tutto quello che vuole: a noi risultava inattendibile già nei volumi precedenti, ora si è pietosamente confermata, campionessa del irrisorio! Ringraziando il cielo, se lei spicca in qualità di reginetta di "spocchiosa saccenteria" - testuali parole di Sophie! - gli altri personaggi non se la passano a fare i simpatici sempre e comunque a tutti i costi, tuttavia il loro copione è ridotto a semplici comparse.

Cal e Archer fanno la loro comparsa -entrano finalmente in scena! - solo dopo svariati lunghissimi capitoli e seguendo sempre le direttive dei libri precedenti. Cal è onnipresente - quando c'è -, carino ma "sei così tenero e gentile tuttavia no grazie, non puoi essere il mio fidanzato!". I sentimenti di Sophie sono così saldi come sempre che offre baci di conforto e di gratitudine ad un Cal palesemente innamorato di lei. 

Archer??? ... Ah, vero c'è anche Archer che si presuppone debba essere l'amore della tua vita Sophie e ti ricordi di lui, parlando di lui solo quando ritorna; prima sembri esser stata colpita da una totale amnesia perché proprio come se non fosse mai esistito questo tale Archer Cross. 

Noi non ti sopportiamo Sophie... tu e la coerenza non avete mai avuto modo di essere una cosa sola!

Non staremo qui a raccontare la marea di situazioni in questa guerra tra fazioni magiche opposte, trama piena di contraddizioni dove si gettano sul fuoco moltissime teorie, altri nuovi personaggi e poi ancora altre rivelazioni. È davvero un calderone pieno zeppo di fatti e retroscena. Avendo già detto molto, non vi diremo altro neanche in merito al triangolo amoroso/espediente strappa-ormoni adolescenziali!! 

Confermiamo solo che se c'è un protagonista che ci è davvero piaciuto è stato proprio quello di Archer Cross anche se l'autrice, non contenta di come abbia già buttato tutto in caciara, lo fa entrare in scena in abbondante ritardo - metà libro, mah! -. Siamo quasi grate che questa serie sia finita!!!!!!



 1/2




Nessun commento:

Posta un commento